cinema

  • leowolf.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    “Mi chiamo Jordan Belfort. L'anno in cui ho compiuto 26 anni ho guadagnato 49 milioni di dollari, cosa che mi ha fatto incazzare, perché ne mancavano solo tre e avrei ottenuto una media di un milione a settimana”. La droga più potente al mondo è il denaro. E ne siamo tutti dipendenti. Il 23 gennaio esce nelle sale italiane The Wolf of Wall Street, diretto da Martin Scorsese, su una sceneggiatura di Terence Winter basata sull'omonimo romanzo autobiografico di Jordan Belfort. Protagonista (nonché produttore) un Leonardo Di Caprio perfetto, imperiale, fresco di Golden Globe e di nomination all'Oscar, che si somma a quelle “pesanti” per miglior film, regia, sceneggiatura e attore non protagonista (Jonah Hill). Una commedia nera vulcanica e tematicamente ridondante, che tocca vette cinematografiche inaudite. 

  • Nebraska
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Uno sguardo delicato e sensibile verso l'anzianità, quello del regista Alexander Payne in Nebraska: con un Bruce Dern già vincitore di un Premio come miglior interpretazione maschile al 66 Festival di Cannes, e Will Forte magnifico come figliol prodigo che lo accompagna in un viaggio per ritirare un fantomatico premio che tutti sanno essere un'apologia per il viaggio.

  • Amnerican Hustle
    Articolo di: 
    Fabio Giagnoni

    L’antico adagio scelto come sottotitolo della versione italiana del film lo riassume alla perfezione. La pellicola American Hustle di David Owen Russell si iscrive direttamente nel novero di quelle “svelte” sui truffatori, da Prova a prendermi con Di Caprio a Il mago della truffa in cui brillò Nicholas Cage, giusto per citarne un paio delle più recenti. La trama è una libera reinterpretazione dell’operazione poliziesca “Abscam”, realmente avvenuta alla fine degli anni ’70 negli USA

  • The Counselor
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    C'era veramente bisogno di un film come The Counselor firmato da Ridley Scott e con la sceneggiatura dello stesso Cormac McCarthy dello straordinario The Road? La parata di star da Fassbender a Cameron Diaz non fanno che far trapelare il nulla della sceneggiatura inconsistente, del soggetto confuso, del montaggio arzigogolato.

  • Il capitale umano
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La Lombardia di oggi, coi suoi piccoli e grandi imprenditori, traduce un romanzo di Stephen Amidon, Human Capital (uscito in Italia per Mondadori nel 2008, in America nel 2004), nella regia di Il capitale umano di Paolo Virzì, con le belle musiche del fratello Carlo, e attori come Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino e Luigi Lo Cascio nelle parti principali.

  • C'era una volta a New York
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Ellis Island nel 1921 era il porto di attracco e di passaggio di tutti gli stranieri per l'America: il paese del sogno e della svolta, così lo era per Ewa, giovane e avvenente polacca che, con la sorella Magda, cerca di raggiungere i suoi zii, da tempo stabilitisi a New York. Fa il verso al film di Leone, il film di James Gray C'era una volta a New York, con tre protagonisti d'eccezione: Marion Cotillard nella parte di Ewa, Joaquin Phoneix in quella di Bruno Weiss e Jeremy Renner nei panni del mago Orlando.

  • Capitan Harlock
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Molto più dark del capostipite, compresa l'Arcadia, la sua nave pirata che guida attraverso le galassie, Capitan Harlock 3D di Shinji Aramaki dal fumetto del giapponese Leiji Matsumoto, è un pirata ribellatosi alla Coalizione Gaia (Gaia è il nome antico della Terra) che combatte da quando il pianeta Terra è diventato inabitabile per gli esseri umani. Il capitano della flotta di Gaia, invierà una spia da Harlock che nel film è conosciuto come Yama.

  • Jasmine
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    È veramente con piacere che mi trovo a recensire la nuova pellicola di Woody Allen, Blue Jasmine. Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con un ricco uomo d'affari Hal (Alec Baldwin), Jasmine (Cate Blanchett), una donna elegante e mondana newyorchese, decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger (Sally Hawkins) a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita. Jasmine arriva a San Francisco in uno stato psicologico molto fragile, perché la sua mente è annebbiata dall’effetto dei cocktail di farmaci antidepressivi.

  • Vertigo
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    L’occasione della proiezione di Vertigo (1959) nei cinema in versione restaurata offre lo spunto per riflettere ulteriormente sull’opera del regista inglese. Ringrazio anticipatamente per gli spunti preziosi sul film Arianna Marmo, Alessandra Avino, Sabrina Nardis e Angelo Bocchino. Fermo restando che tutto quello che si è detto, si dice e si dirà, non ci restituirà mai un quadro veramente soddisfacente della complessità della sua forma artistica. Ed è proprio la forma il fulcro vitale della sua genialità, che lo contraddistingue da tutti gli altri registi. 

  • 54° Festival dei Popoli, Firenze
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Nella suggestiva cornice fiorentina, venerdì 6 dicembre si è tenuta la settima giornata della 54° Edizione del Festival dei Popoli – il noto Festival Internazionale del Film Documentario – durante la quale sono stati proiettati, presso lo Spazio Alfieri, in lingua originale con sottotitoli, alcuni documentari diretti dal regista polacco Paweł Łoziński.