cinema

  • L'Uomo forte
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Nella cornice all'aperto della Casa del Cinema in versione estiva, il 2 luglio scorso si è svolta la proiezione del film muto L'uomo forte (Mocny człowiek, PL, 79’) di Hernyk Szaro (Henoch Szapiro, Varsavia, 1900-1942), raffinato cineasta polacco dell'epoca tra Wall Street Crash (1929, la data del film in proiezione) e 1942, quando fu fucilato per strada perchè ebreo nel ghetto di Varsavia. Il film conclude la rassegna dell'Istituto Polacco di Roma di notti di musica e teatro, accompagnata dal suono nu-jazz del Maleńczuk Tuta Rutkowski Super Trio.

  • I maghi del crimine
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il nuovo film del prolifico Louis Leterrier, che si agita sempre intorno a film action più o meno originali – da Danny the Dog del 2005 fino allo Scontro di Titani del 2010, passando per L'incredibile Hulk del 2008 – è interessante: si intitola I maghi del crimine (Now You see me in originale) ed è girato tra New York, New Orleans e Paris: un trio di città in fermento, le prime due per l'arrivo di questi personaggi che più che dei maghi sembrano delle star; l'ultima città invece subisce una rapina in pieno centro, attraverso una magia che veicola cose e persone nello spazio e nel tempo.

  • To the Wonder
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Amerai, che ti piaccia o no”. L'assioma principale del nuovo film di Terrence Malick, seguito a The Tree o Life (2011) e a The New World (2005): un regista che per anni è svanito dal panorama cinemaografico, finchè non ha ritrovato l'ispirazione. Ed uscirà ancora con due film prossimamente: Kings of Cups (Cavaliere di coppe; simbolicamente: l'annuncio di una buona novella) e V, un titolo provvisorio. Con Ben Affleck come protagonista maschile e Olga Kurylenko nel ruolo della compagna Marina, la pellicola gira intorno ad un sentimento fluido e impervio come l'amore, che: “quando pensi sia finito, sta per trasformarsi in qualcosa di più elevato”.

  • Backstage
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Storia di affetti che sfidano l’eternità, Carlo e Clara è un cortometraggio che colpisce tanto per la sensibilità di cui è permeato il racconto che per la notevole maturità stilistica. Scritto e diretto dal giovane Giulio Mastromauro, questo breve lavoro cinematografico condensa in circa 10 minuti temi e situazioni che già altre volte sono stati portati sullo schermo, proponendone però una personale, sincera e armonica chiave di lettura.

  • Oggetti smarriti
    Articolo di: 
    Matteo Brufatto

    Un misterioso narratore (Michelangelo Pulci) ci espone un’interessante teoria sugli oggetti smarriti e sugli illogici e spesso ridicoli comportamenti che spesso assumiamo per ritrovarli. Ci suggerisce 7 regole da seguire per venire a capo di un problema a riguardo. Che succede però quando, invece di un oggetto, perdiamo una persona? E quando perdiamo noi stessi nella vita distratta e senza spessore che conduciamo? È la storia di Guido (Roberto Farnesi) che cade vittima delle conseguenze di aver perso se stesso. Ritrovarsi sarà più difficile di quanto credesse.

  • La Quinta Stagione
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Mi viene subito in mente Camus con La peste (1947) a vedere questo film: un clima apocalittico e vibrante di colori spenti, delle atmosfere ed una natura à la Brueghel che diventa grigia come la neve sporca: questo film di due registi (un belga ed un'americana che chiunque si immagina cosi distanti), Peter Brosens e Jessica Woodworth, che si chiama tristemente La Quinta Stagione, si trova a calcare la mano su un'irrevocabilità già intrinseca in questa dichiarazione d'intenti che fa tutt'uno con il titolo.

  • Blood
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Il talento del cineasta britannico Nick Murphy nel rielaborare i generi, facendo leva sulla contorta psicologia dei personaggi e sul fascino sinistro dei luoghi, è fuori discussione. Ma è anche vero che tali doti fino ad ora hanno brillato soprattutto in 1921 - Il mistero di Rookford.

  • World War Z
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Con l'ombra di Danny Boyle e quella di Romero alle spalle, Marc Foster, che prima si è dato a Monster's Ball nel 2001, facendo premiare Halle Berry con l'Oscar come Migliore Attrice ; poi Neverland con Johnny Depp aggregato a Peter Pan (o meglio il suo creatore, J.M. Barrie); il bellissimo Il cacciatore di aquiloni nel 2007, ed ancora il blockbuster con Daniel Craig Quantum of Solace per James Bond, ora Foster approda ad un apocalittico World War Z, che spinge la paura per la crisi a trasformarsi in macabri morsi di zombie assetati di sangue.

  • La leggenda di Kaspar Hauser
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Il regista italiano Davide Manuli, con il suo ultimo lungometraggio, intitolato “La leggenda di Kaspar Hauser” – proiettato in anteprima streaming su MyMovies – si pone nella scia dell'interesse, manifestato dalle diverse forme artistiche, verso quel misterioso ragazzo, apparso inspiegabilmente nel 1828 in una piazza di Norimberga, la cui breve vita sembra avvolta in un enigma irrisolto

  • L'uomo d'acciaio.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Quello che diventerai sarà il frutto delle tue scelte. Anche se sei Superman. Giovedì 20 giugno esce nelle sale italiane L'uomo d'acciaio, di Zack Snyder (300, Watchmen), il nuovo film sul celebre supereroe DC Comics ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster. Un reboot che attinge alla nuova tendenza autoriale nei film tratti da fumetti lanciata da Christopher Nolan, che non a caso veste i panni di produttore e di autore del soggetto insieme a David S. Goyer, già suo collaboratore nella trilogia di Batman. Tuttavia, benché l'operazione sulla carta sia lodevole e, sempre sulla carta, gli ingredienti siano simili (supereroe/azione/introspezione), ne L'uomo d'acciaio l'alchimia risulta diversa, disarmonica, ben sotto i livelli della saga del Cavaliere Oscuro, ma anche quella molto più dichiatamente action e disimpegnata dei supereoi Marvel.