musica

  • Christian Rainer
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un requiem non solo per le vittime della seconda guerra mondiale, piuttosto un emblema della pietas in musica, il War Requiem scritto da Benjamin Britten (1913-1976) tra 1961 e 1962 e commissionato per la riconsacrazione della Cattedrale di Coventry, rasa al suolo dalla Luftwaffe l’8 novembre del 1940.

  • Cristina Donà
    Articolo di: 
    Eugenio Vicedomini

    A circa un anno di distanza dal dalla sua ultima esibizione tenutasi a Villa Ada, stavolta è stato il prestigioso proscenio dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma a celebrare l’atteso ritorno di Cristina Donà il 7 maggio 2011. Per la cantautrice milanese è stata l’occasione per presentare il suo bellissimo ultimo album di inediti intitolato Torno a casa a piedi, che l’ha confermata come una delle cantautrici italiane più apprezzate da pubblico e critica.

  • Barbablù
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L’unica opera di Béla Bartók, Il castello del Principe Barbablù, è stata eseguita a Santa Cecilia, con la direzione di Peter Eötvös, lunedì 2 maggio 2011 (la prima il 30 aprile e la seconda replica d il 3 maggio): in forma di concerto, l’opera è stata presentata con Péter Fried come basso e la mezzosoprano nel ruolo di Judit è stata Ildiko Komlosi.

  • Tristan Murail
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Uno speciale per lo spettralista Tristan Murail (1947) che ha partecipato l’11 aprile scorso al Festival Suona Francese che prosegue in varie città italiane fino a giugno 2011, in cui abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo ed ascoltarlo poi dal vivo alla Fondazione Isabella Scelsi prima per una conferenza condotta da Nicola Sani, Presidente della Fondazione Isabella Scelsi; in seguito nella Basilica di San Teodoro.

  • bronski_beat_35.jpg
    Articolo di: 
    Simone Vairo

    Dare una voce alla comunità gay attraverso la musica: questo e altro, all’interno di studi di gender, nella produzione dei Bronsky Beat, gruppo synth pop omosessuale, con particolare riferimento all’album The age of consent (1984) e ai singoli da esso estratti (Smalltown Boy e Why?)

  • Exawatt
    Articolo di: 
    Chiara Moscatelli

    A tutti i cultori del genere, mi sento in dovere di segnalare una rassegna metal degna di nota: da tempo, infatti, l'Urban Live Club di Perugia ospita l'Headbangers Hall. Ogni giovedì sul palco dell'Urban si esibiscono band locali, nazionali, e recentemente anche internazionali (è il caso degli Mnemic, danesi).

  • Isaac Il'ič Levitan
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Per la Stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 16 al 19 aprile 2011 una kermesse di autori russi sotto la direzione dell’osseta Tugan Sokhiev (1977) ed il virtuosistico violoncello di Giovanni Sollima. Il programma, dedicato alla Grande Russia, come recita il titolo, comincia con lo schizzo sinfonico di Borodin, Nelle steppe dell’Asia Centrale; prosegue con la Sinfonia Concertante in mi min. per violoncello e orchestra op. 125 di Prokof’ev, dove Sollima è emerso concedendo anche tre bis, e si è concluso con Čajkovskij e la Sinfonia n. 1 in sol min op.13 sottotitolata “Sogni d’inverno” (Winter Dreams).

  • Il ratto del serraglio
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Al Teatro dell’Opera di Roma è tornato, dopo circa quarant’anni - ultima edizione nel 1972-73 con Peter Maag alla direzione ed alla regia insieme a Aldo Masella -, Die Entführung aus dem Serail, ovvero Il ratto del serraglio, Singspiel buffo in tre atti KV384 di Wolfgang Amadeus Mozart, che quando lo compose aveva 26 anni, nel 1782. Con la regia di Graham Vick, la direzione di Gabriele Ferro e le scenografie di Richard Hudson, è stato rappresentato dal 12 al 19 aprile 2011.

  • Van Der Graaf Generator
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Pur non essendoci pause o interruzioni di sorta, la seconda parte del concerto del 4 aprile scorso in Sala Sinopoli all'Auditorium Parco della Musica di Roma  comincia idealmente con “Bunshō” (pezzo tratto anch’esso da A Grounding in Numbers). Si tratta di un brano con geometrie sonore squadrate e precise fino ai minimi particolari. La sezione ritmica è incalzante e inesorabile, con Guy Evans che sembra quasi assistito da un metronomo. Verso la fine del brano Hammill si esalta in un guizzo vocale notevole.

  • Anja Lechner e Vassilis Tsabropoulos
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il titolo della serata del 7 aprile 2011 al Parco della Musica prodotta da Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Fondazione Isabella Scelsi e Ambasciata di Francia/Suona Francese 2011 è dedicata a Giacinto Scelsi e Georges I. Gurdjieff, e prende il nome Pranam – oltre che dall’omonima composizione di Scelsi del 1973 – dall’accezione che si conferisce al giungere le mani tipicamente indiano, e che ha il significato di saluto in questo emisfero che tanto ha influenzato i due artisti.