teatro

  • Manifesto del Festival. Disegno di Emiliano Bertoldo
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il festival di OperaInCanto dedicato a Gioacchino Rossini ha proposto due concerti dedicati alla sua musica strumentale e a quella dei compositori che ne hanno proposto trascrizioni e parafrasi delle sue musiche. Il primo si è svolto il 23 agosto ad Amelia nel Chiostro di Sant'Agostino con la famiglia Simonacci, il secondo il 24 agosto al Chiostro di Santa Cecilia di Collescipoli con Francesco Chirivì, al flauto e Paola Perrucci, all’arpa.

  • Collegium Vocale. Foto di insieme. foto Marius Bergelman
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il pubblico, che ha affollato lo scorso 28 luglio la chiesa di San Francesco ad Asciano, ha tributato un vero e proprio trionfo al maestro Philippe Herreweghe e agli esecutori nel concerto conclusivo del 23° festival delle Crete Senesi del Collegium Vocale.

  • In the Solitude of Cotton Fields
    Articolo di: 
    Elena Pushkarskaya

    Nel corso del Campania Teatro Festival, a Napoli l'8 ed il 9 luglio in prima italiana, è stato presentato il clamoroso spettacolo con la regia di Timofey Kulyabin Nella solitudine dei campi di cotone, o meglio, visto che è recitato in inglese, In the Solitude of Cotton Fields. Ricordo che la prima mondiale di questo spettacolo, basato sull'opera del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès, era stata in primavera, a Riga e poi  a Tallinn. Protagonisti dello spettacolo, il famosissimo John Malković e la straordinaria attrice lituana Ingeborga Dapkūnaite.

  • Bastiano e Bastiana. Laura Zecccchini e Matteo Tavini. Foto Irene Trancossi
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Bastiano e Bastiana è la nuova produzione d’opera del Cantiere Internazionale d’Arte, l’operina giovanile composta da Mozart, dodicenne è stata messa in scena da una compagnia di giovani cantanti, musicisti e mimi ed è stata realizzata nel solco delle idee del suo fondatore Hans Werner Henze, che proponeva uno scambio di esperienze reciproche tra artisti affermati e giovani a inizio carriera. Lo spettacolo è andato in scena il 15 luglio al Teatro Poliziano.

  • Cenerentola
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La Cenerentola di Rudolf Nureyev è stata protagonista del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Sul palcoscenico, a ballare la musica di Sergej Prokof’ev, sono stati l'étoile Rebecca Bianchi nel ruolo principale; Michele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico: la versione di Nureyev, infatti, datata 1987, riproduce un atmosfera da età del jazz americana. alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

  • Tramonti di Tinia
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La terza edizione del festival I Tramonti di Tinia, la rassegna musicale che ha portato tra la natura e i patrimoni culturali di Sutri e Bassano Romano un ricercato repertorio cameristico affrontato da grandi musicisti internazionali e svoltasi tra 12 e 18 giugno 2023, si è conclusa il 18 giugno scorso con un magnifico concerto presso l'Azienda Agricola Spada, nelle campagne di Sutri. Un piccolo ensemble cameristico, composto da Salvatore Terracciano, Elisa Metus, Kevin Spagnolo, Mirko Landoni, Francesco Nataloni, Alice Notarangelo, David Romano, Raffaele Mallozzi, Antonio Sciancalepore, sotto la direzione del Maestro Carlo Rizzari e con la straordinaria partecipazione della soprano Sylvia Schwartz, ha eseguito una versione sublime della Quarta Sinfonia di Gustav Mahler.

  • Il lago dei cigni
    Articolo di: 
    Davide Vespier

    Venerdì 9 giugno alle 11, 30 si è tenuta nel foyer del primo piano del Teatro Costanzi, la conferenza stampa di presentazione della prossima stagione all’Opera di Roma. Con l’entusiasmo di rito e alla presenza delle consuete personalità, tra cui il sindaco della capitale Roberto Gualtieri anche in veste di Presidente della fondazione, è stato annunciato l’arrivo di circa un mese di recite in più rispetto alla stagione precedente, tra opere concerti e balletti. In particolare per la danza troviamo effettivamente due titoli aggiuntivi.

  • Da una casa di morti
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Per la prima volta a Roma, al Teatro Costanzi, giunge, in un'inedita versione, Da una casa di morti (Z Mrtvého Domu) di Leoš Janáček. È stato al Teatro dell'Opera di Roma dal 23 maggio fino al 30, in un allestimento proposto in prima italiana e firmato dal regista polacco Krzysztof Warlikowski, Leone d’Oro della Biennale Teatro a Venezia e con il giovane bielorusso Dmitry Matvienko, anche lui al suo debutto operistico in Italia. Classe 1990, alla direzione dell'Orchestra. Realizzato in coproduzione con la Royal Opera House Covent Garden di Londra, il Théâtre de La Monnaie di Bruxelles e l’Opéra National de Lyon, Da una casa di morti  rappresenta il secondo tassello di un progetto triennale dell’Opera di Roma dedicato a Janáček, inaugurato con Káťa Kabanová nella stagione 2021/2022 e che si concluderà nel maggio del 2024 con Jenůfa.

  • Robin Hood
    Articolo di: 
    Roberto Begnini

    Optare sempre per titoli sicuri e portatori di gran pubblico non è la costante filosofia della Fondazione Teatro Petruzzelli che ha in programma il 20 (2 rappresentazioni) e 21 maggio prossimi, per il programma “Opera Ragazzi 2023”, il Robin Hood del noto compositore, musicologo e conduttore radiofonico Michele Dall’Ongaro, di cui stiliamo comunque una breve biografia – anche se per gli addetti ai lavori non ha bisogno di presentazione.

  • Orfeo ed Euridice
    Articolo di: 
    Roberto Begnini

    Lo scorso aprile la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ha presentato il nuovo allestimento di Orfeo ed Euridice di Christoph Willibard Gluck, nella versione di Vienna del 1762. La produzione ha dato all’opera una mise en scène che, pur virando decisamente verso l'astratto, attraverso la creazione di un ambiente minimale le cui pareti cambiano colore a seconda dello stato emotivo del momento, è rimasta coerente con la visione romantica e onirica, riaffermando visivamente l'atemporalità della storia.