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57° Festival Puccini di Torre del Lago. La Passione prima di tutto
Un’Italia vivace, creativa, appassionata, che vorremmo vedere anche in altre situazioni così unita e tesa nel raggiungere la meta finale, emerge in modo prorompente durante la presentazione del 57° Festival al Gran Teatro all’aperto G. Puccini, dal 22 luglio al 3 settembre 2011 a Torre del Lago Puccini (LU): attraverso gli interventi del presidente della Fondazione Festival Paolo Spadaccini, del sindaco Luca Lunardini e del maestro Alberto Veronesi, che ha definito questa edizione come “l’edizione della passione”.
Infatti quest’anno la sua realizzazione si è preannunciata subito difficile nonostante gli aiuti dei soci e degli sponsor (tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena) per i ben noti tagli economici alla cultura. Comune, Provincia e Regione hanno fatto il loro sforzo, ma il teatro di Torre del Lago, famoso nel mondo, ha bisogno di una mano più grande per superare gli ostacoli . Il sindaco, al fine di migliorare la promozione all’estero, famose le collaborazioni con i teatri del Sud America, Nicaragua, Giappone e Cina, ha in mente di favorire“altri passaggi” con la Comunità Europea, forse è questo il tassello che manca per un salto di qualità. Il ben noto regista Maurizio Scaparro (sua è la regia della Turandot) sostiene che per fare Teatro occorrono tre elementi: fantasia,sede e pubblico. Il teatro di Torre del Lago ne ha in abbondanza. Sono queste componenti che lo rendono eccezionale ed unico. Per tutti gli artisti, come sostiene il regista de La Bohème, Maurizio di Mattia, rappresenta un appuntamento sentimentale fortissimo, al cui fascino non sfugge neppure il direttore canadese Keri Lynn Wilson.
A dare il via al grande spettacolo sarà La Bohème (22-30 luglio, 12-20-27 agosto) con un nuovo allestimento, in coproduzione con Hong Kong Opera House, per la regia di Maurizio di Mattia, le scene di Maurizio Varamo ed i costumi di Anna Biagiotti. La direzione è affidata al maestro A.Veronesi, sostituito da Mauro Roveri il 12 e 27 agosto. L’ambientazione nuova e originale vede al centro della scena una gigantesca Tour Eiffel in un fantasmagorico gioco di luci, che simboleggia la Parigi descritta nel romanzo di Henry Murger. Donata D’Annunzio Lombardi è la Mimì della première di questa Bohème, garanzia di belcanto, avendo cantato con i più grandi direttori come Oren, Bartoletti, Abbado, Maazel e già applaudita al Festival Puccini, la ricordiamo la scorsa stagione nel ruolo di Liù. Nelle repliche del 12-20 agosto il ruolo passerà a Serena Farnocchia, nata a Pietrasanta e diretta da Riccardo Muti nel ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni di Mozart. Nel ruolo di Rodolfo si alternano Aquiles Machado, venezuelano, la cui attività si svolge principalmente in Europa, ma anche fuori, come a Caracas ed il tenore Leonardo Caimi, già applaudito nei ruoli pucciniani. Annamaria Dell’Oste e Alida Berti daranno la voce a Musetta.
Turandot, rappresentata il 23-29 luglio, 7-13-26 agosto, ripropone il monumentale allestimento di Ezio Frigerio per la regia di Maurizio Scaparro ed i costumi di Franca Squarciapino, sodalizio che ha prodotto eccezionali risultati. La direzione è affidata alla bravissima Keri Lynn Wilson ed a Giampaolo Mazzoli (13-26/8), direttore dell’Orchestra e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini” di Lucca. In questa edizione Antonia Cifrone debutta nel ruolo della principessa Turandot. La stagione 2004 del Festival Pucciniano l’ha vista protagonista di un grande evento “Le donne di Puccini”, diretto dal maestro A. Veronesi, insieme a Placido Domingo. Negli anni seguenti ritornerà più volte sullo stesso palcoscenico per interpretare Mimì e Tosca, dimostrandosi una sensibile interprete delle eroine pucciniane. Le altre interpreti della Principessa Turandot sono Nila Masala (13 agosto) e Giovanna Casolla (26 agosto). Prestano la voce a Calaf Piero Giuliacci e il possente tenore Kyu Sung Park. Liù il 23 luglio avrà la voce di Serena Farnocchia.
La terza regina del festival è Madama Butterfly in un nuovo allestimento in coproduzione con NPO Tokyo (6-11-18 agosto). Una Butterfly interamente filologica. La regia è affidata al baritono Takao Okamura, le scene sono di Naoji Kawaguci, i costumi del più famoso stilista di kimono Yasuhiro Chiji. Il direttore è il giovane Valerio Galli, nato nel 1980 a Viareggio, forgiatosi a Torre del Lago, quindi particolarmente attento alle partiture pucciniane.Nei ruoli orientali gli interpreti sono giapponesi: Sakiko Ninomiya è Cio Cio San, Kimiko Suehiro è Suzuki, Jun Takahashi è Goro, Shan Bin è lo zio bonzo. I ruoli occidentali sono affidati ad artisti occidentali: Kate Pinkerton Alessandra Meozzi, B.F. Pinkerton Marcello Bedoni.
La rappresentazione è molto attesa per il fascino che suscitano in noi scene e costumi orientali. La TV di stato del Giappone realizzerà a Torre del Lago uno speciale di 90 minuti per raccontare lo speciale rapporto tra la terra di Puccini e la cultura nipponica. Molto attesa è anche la rappresentazione di Madame Butterfly di David Belasco (Auditorim Caruso, 16, 17 e 19 agosto), che porta la prosa a Torre del lago. La regista Vania Bonetti e lo scenografo Angelo Bertini si propongono di presentare l’intera scena della veglia, che tanto sedusse il pubblico dell’epoca e soprattutto Puccini, risolvendo il passaggio dal tramonto all’alba con un gioco di luci, che mette in risalto quanto la condizione di estraneità della protagonista sia legata alla dimensione della comunicazione non verbale.
Altri importanti incontri a Torre del lago sono: Roberto Bolle and Friends il 26 luglio; la compagnia Julien Lestel presenta la grande danza Corps et Ames il 24 agosto. La musica leggera è presente con I Pooh il 9 agosto e Massimo Ranieri il 10 Agosto. Ritorna dopo dieci anni la famosa opera di R. Cocciante Notre Dame de Paris 31 agosto, e l'1-2 e 3 settembre.