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Amazon Prime. Le Streghe da Roald Dahl, magia e novità
Tra le altre vittime illustri della chiusura dei cinema, si segnala anche il nuovo adattamento de Le streghe, dal romanzo di Roald Dahl e con la regia di Robert Zemeckis.
Anche questa storia di spavento e incanto, un classico sulla pagina scritta e già alla base di un film ormai di culto del 1990 con un'iconica Anjelica Huston, arriva quindi direttamente su piattaforma, del resto non ci sono spiragli su riaperture durature dei cinema. Il regista e i suoi collaboratori, tra cui spicca Guillermo del Toro, hanno scelto di ambientare la vicenda nel fatidico 1968, all'interno della comunità di colore degli Stati del Sud americano.
Due scelte più di forma che di sostanza, visto che non cambiano più di tanto la scansione della vicenda, con una piccola morale finale, l'importante è quello che si è dentro e non come si appare, e qualcosa che va in maniera diversa. Purtroppo il film funziona fino ad un certo punto, è a tratti più macchiettistico che altro, e la grande mattatrice di tutto è Viola Davis nel ruolo della nonna, qui il personaggio decisivo per tutto, più del nipote o delle streghe stesse.
Sono proprio le streghe a non convincere fino in fondo: tanto erano spaventose nel film del 1990, tanto qui restano abbastanza anonime, compresa la Strega Suprema, Anne Hathaway, molto più a suo agio in altri ruoli che qui e nemmeno avvicinabile alla caratterizzazione di Anjelica Huston. Comunque Le Streghe secondo Robert Zemeckis si possono guardare e senz'altro possono lasciare soddisfatti i giovanissimi a cui si dovrebbero rivolgere: da Zemeckis e Guillermo del Toro sarebbe lecito aspettarsi di più, ma per un film che si vede in casa e non in una sala cinematografica può andare anche bene così.