Biografie di attori. Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Buonasera Aroldo, Buonasera Giuliana

Nella sede prestigiosa del Teatro Valle, un luogo di cultura su cui si sono esibiti i più importanti interpreti del teatro italiano, mercoledì 21 aprile 2010 è avvenuta la presentazione di un libro importante e significativo, il cui titolo è Buonasera Aroldo, Buonasera Giuliana, Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice. Anna Testa è l’autrice di questo prezioso volume edito da Baldini Castoldi Dalai.

Il libro racconta e descrive il percorso artistico ed esistenziale di due protagonisti della vita culturale italiana, Aroldo Tieri, scomparso nel 2006, e Giuliana Lojodice, interprete fra le più apprezzate del nostro teatro. Come ha affermato Steve Della Casa, introducendo la conversazione e la riflessione sui contenuti del libro, si tratta di una biografia che consente di capire in che modo questi due attori hanno saputo frequentare i diversi linguaggi artistici, recitando in teatro in drammi e commedie dei principali autori di tutti i tempi, interpretando ruoli fondamentali in film che appartengono alla storia del cinema italiano, insieme a Totò Aroldo Tieri, con Alberto Sordi invece Giuliana Lojodice.

Le loro apparizioni nelle trasmissioni televisive degli anni sessanta furono frequenti, quando la televisione aveva ancora una vocazione educativa ed un legame solido e intenso con il mondo della cultura. Secondo l’opinione di Steve Della Casa, che oltre ad essere attore è studioso del cinema italiano,  a distanza di tempo, ripensando all’epoca in cui Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice erano al culmine della loro attività artistica, colpisce la decadenza culturale che si è prodotta nel mondo dello spettacolo negli ultimi anni e in questo periodo storico. La televisione del passato proponeva spettacoli teatrali e trasposizioni tratte dalle opere dei grandi scrittori.

Il cinema del nostro paese, dal secondo dopoguerra agli anni settanta, negli anni d’oro del neorealismo e della commedia all’Italiana, era considerato fra le più alte espressioni artistiche della cultura occidentale. Il libro racconta questo momento storico fondamentale  attraverso la biografia di due grandissimi attori, aperti verso tutte le forme espressive ed attenti a conciliare e contemperare il valore della cultura classica con quella moderna. Per Steve Della Casa è commovente ed indimenticabile nel libro la parte in cui si descrive il sodalizio umano, e non solo professionale, che ha unito per tutta la loro vita Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice.

Anna Testa, autrice del volume, ha spiegato come è nata l’idea di scrivere questo libro. In primo luogo l’autrice ha raccolto dalla voce di Aroldo Tieri, di cui era amica e con cui ha condiviso momenti di vita, i suoi ricordi, le sue riflessioni sulla recitazione, sulla vocazione dell’attore, sulla funzione educativa della parola e della letteratura, sul teatro, sul modo con cui la sua passione per questo mestiere era maturata e si era nel tempo rafforzata. L’autrice ha dovuto rivedere parte dei documenti ricavati dalle trasmissioni televisive della Rai, a cui hanno partecipato in passato entrambi gli attori. Proprio questo lavoro di ricerca sui documenti e le trasmissioni televisive del passato, ha consentito ad Anna Testa di capire che in un preciso momento nella televisione italiana è avvenuta una svolta negativa, che ne ha prodotto l’involgarimento e la decadenza culturale. Anna Testa ha ricordato che gli autori dei programmi televisivi, in quegli anni, erano intellettuali che avevano un gusto estetico, che oggi è andato perduto e si è smarrito per ragioni che andrebbero indagate ed analizzate.

Nel volume sono riportate le testimonianze degli artisti e degli intellettuali che hanno conosciuto Aroldo Tieri e lo hanno ammirato come artista ed attore, da Fausto Bertinotti, a Renato Zero, ad Agazio Loiero, che da presidente della regione Calabria ha sostenuto la pubblicazione del volume, essendo Tieri di origine calabrese. Fausto Bertinotti, politico colto che ama il teatro, ha parlato del libro offrendone una lettura che per molti versi è apparsa profonda ed acuta. Secondo Bertinotti entrambi gli attori hanno il merito di avere messo in discussione un canone estetico stabilito ed elaborato dalla accademia, per cui era necessario distinguere tra cultura alta e bassa, tra arte raffinata e arte popolare. Sia Aroldo Tieri che Giuliana Lojodice hanno saputo attraversare i diversi linguaggi culturali, dimostrando una apertura verso la modernità ammirevole e commendevole.

Per Bertinotti, esistono nella storia di un paese momenti in cui si produce un indebolimento dei saperi critici e un oscuramento della ragione. Il periodo in cui viviamo è segnato da questo fenomeno preoccupante, l’involgarimento generale, a cui si deve il  declino della vita culturale nel nostro paese.  Per uscire da questa condizione difficile, in cui allìemergenza economica si accompagna l'emergenza educativa, occorre ed è necessario coltivare il sentimento della nostalgia verso il passato recente, quando l’espressione artistica raggiunse livelli altissimi sul piano intellettuale in tutti i campi della cultura, dal teatro al cinema alla letteratura.

Per definire e comprendere il profilo umano e artistico di Aroldo Tieri, di cui Berinotti è stato a lungo amico, bisogna considerare tre aspetti fondamentali della sua personalità: l’eleganza, il mestiere, il carisma. Per Bertinotti Aroldo Tieri era elegante, poiché da vero artista sapeva che l’eleganza è un tratto essenziale della vita interiore delle persone dotate di grande sensibilità umana. Nel libro viene narrato un episodio divertente. Aroldo Tieri era abituato ad indossare l’abito e la cravatta, anche quando si trovava in casa da solo e non doveva uscire. Il mestiere evoca il duro lavoro che una artista deve compiere per raggiungere la capacità di interpretare un personaggio di un film oppure di un dramma con naturalezza e spontaneità. In ogni caso, secondo Bertinotti, rimane sempre una distanza profonda tra l’io dell’attore e il personaggio che deve interpretare, la quale muta a seconda del grado di sensibilità che ogni artista possiede.

Il carisma è la capacità di imporsi con la propria personalità, riuscendo a farsi ascoltare dagli altri. A questo proposito, Bertinotti ha ravvisato una rassomiglianza ed un'affinità tra il mestiere dell’attore ed il ruolo dei leader politici, entrambi accomunati dalla voglia di apparire in pubblico, per vanità oppure per il bisogno di comunicare. La biografia di Anna Testa, secondo l’ex presidente della camera, è preziosa e fondamentale perché traccia e delinea il ritratto di un'epoca che appartiene al passato, da tutti rimpianto con dolorosa nostalgia. Alla fine del dibattito, Giuliana Lojodice, sopraffatta dalla commozione, ha parlato del suo sodalizio umano e professionale con Aroldo Tieri. In conclusione è stato proiettato un lungo filmato che sintetizzava i momenti più significativi della carriera di attori di questi due grandi interpreti. Un libro che merita di essere letto per capire il tempo presente ed il sistema in cui viviamo.

Pubblicato in: 
GN13 Anno II 3 maggio 2010
Scheda
Titolo completo: 

Anna Testa

Buonasera Aroldo, Buonasera Giuliana
Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice, vita, carriera e scene da un matrimonio, con DVD
Baldini & Castoldi Dalai 2010
pp.216  €22.00
 

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