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Caro fratello di Ikeda. Lo shojo manga sull'adolescenza sognante e crudele
A sedici anni dalla prima proposta, torna in due volumi e in un'edizione di lusso Caro fratello, l'altro capolavoro di Riyoko Ikeda oltre a Le rose di Versailles. La storia è breve e di ambientazione contemporanea, ma densa di eventi e di sentimenti, dramma psicologico sulle difficoltà del crescere, dell'amare, dell'essere, osservate dal punto di vista delle donne, o meglio di un gruppo di insolite e incredibili amiche-nemiche, capaci di provare sentimenti elevati ma anche di commettere bassezze infami.
In un Giappone fuori dal tempo, nell'età di un'adolescenza sognante e crudele, la giovane Nanako Misonoo inizia a frequentare l'esclusivo liceo Seiran, entrando nella Sorority, e conoscendo alcune compagne di scuola affascinanti e conturbanti, come l'algida Fukiko detta Lady Miya, la tormentata Rei Asaka in arte Saint Just, la mascolina Kaoru Orihara, l'inquieta Mariko Shinobu, sulla strada per diventare grande, conoscendo dolore e passione, rimpianto e desiderio.
Un manga di genere diverso dai soliti della Ikeda, che predilige la mescolanza tra amore e storia, e che qui entra nell'animo di varie adolescenti di sesso femminile, parlando di argomenti coraggiosi e scomodi come l'omosessualità e l'attrazione tra persone dello stesso sesso nella fase molto giovanile, il bullismo, le nuove famiglie allargate, i drammi familiari, l'importanza per i giovani e soprattutto le giovani di essere accettate in un gruppo, costi quello che costi, il suicidio, la malattia, la morte in età giovanile.
Lo stile del disegno ricorda molto quella della prima parte di Oscar, con un mondo reinventato in cui è molto forte la cultura e l'estetica del Takarazuka, il corpo teatrale formato da sole donne che ha omaggiato in larga misura Riyoko Ikeda, con svariate versioni de La rosa di Versailles.
La sensei Ikeda, su modello di altri famosi autori dei manga, inserisce come personaggi diversi note figure della sua opera più famosa, per cui Lady Miya è una gemella di Maria Antonietta, Rei Asaka di Lady Oscar (e anche il suo soprannome, Saint Just, viene dall'universo oscariano), Kaoru è un André al femminile, anche se poi il carattere di questi nuovi personaggi è molto diverso, nel bene e nel male, dei corrispettivi di Versailles no Bara.
Da Caro fratello è stato tratto anche un anime, disponibile da diverso tempo in dvd, molto ben realizzato con la supervisione di Osamu Dezaki, che però aggiusta il finale tragico salvando uno dei due personaggi e non facendo morire suicida l'altro, una scelta discutibile che rende più efficace la versione manga.
In una biblioteca ideale dedicata agli shojo manga, Caro fratello merita senz'altro un posto d'onore, presentando il genere cronaca scolastica arrichito di elementi interessanti e conturbanti, portando in un paese delle meraviglie tragico e crudele ma anche bellissimo.