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Chemin du Rêve. Un incontro con Luisa Prayer al Museo Casa Scelsi
Il 6 ottobre 2011 al Museo Casa Scelsi, Luisa Prayer ha proposto un illuminante percorso nella musica di Liszt e Scelsi; un viaggio sonoro splendido ed affascinante che ha coinvolto ed emozionato il pubblico. Ad introdurlo il Presidente della Fondazione Scelsi Nicola Sani, compositore e brillante relatore di tanti convegni non solo su Scelsi.
Ad una analisi superficiale affiancare in un programma Liszt e Scelsi potrebbe sembrare strano se non ci fossero alcuni elementi da considerare. Quelli storici innanzi tutto: Franz Liszt (1811-1886), dopo la conclusione della sua esperienza a Weimar, arrivò nel 1861 a Roma dove soggiornò lungamente. Persona generosa e aperta incoraggiò sempre i giovani musicisti e Giovanni Sgamabati (1841-1914) fu uno dei suoi allievi.
Sgambati è una figura importante e centrale per la musica strumentale, sinfonica e da camera, tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 in Italia,e soprattutto a Roma,dove fondò il Liceo musicale S. Cecilia e ospitò anche a casa sua la scuola romana di Liszt. Da queste brevi notizie si evince con chiarezza che l'insegnamento di Liszt influenzò profondamente la scuola pianistica italiana.
Giacinto Scelsi (1905-1988), benché non risulti abbia mai frequentato alcun corso in Conservatorio, e la sua educazione musicale sia stata fondamentalmente da autodidatta, a parte le lezioni impartite dal maestro Giacinto Sallustio, frequentò l'ambiente musicale dell'epoca, allora dominato dalla personalità di Alfredo Casella (1883 - 1947), e probabilmente ne ebbe diretta esperienza.
Ci sono anche alcune caratteristiche particolari che uniscono questi due musicisti: la profonda spiritualità anche se declinata in modi diversi, e la composizione come sperimentazione musicale perseguita attraverso gli strumenti a tastiera: il pianoforte, e per Scelsi, anche l'ondiola. Lo strumento è visto come mezzo per indagare il mondo sonoro, anche al di là della possibilità tecnica della loro epoca, guardando al futuro.
Il percorso acuto e raffinato scelto da Luisa Prayer è iniziato con con due sonetti del Petrarca messi in musica da Liszt: 104 e 123. La musica di Liszt sognante e romantica, di una lussureggiante cantabilità, rivela l'emozione che il testo ha suscitato nel musicista, il suono del pianoforte evoca la voce umana (tenore) per cui inizialmente questi brani furono scritti.
Quale contrasto con Nuages Gris (Nuvole Grigie), il suono qui è rarefatto, sospeso, essenziale e la melodia è costituita da brevi frammenti; l'attenzione del musicista è concentrata sul suono, di una nota o di piccoli insiemi di note, il cui spessore è esaltato dalle pause. Nuages Gris è l'aereo legame, scelto dalla Prayer, per giungere a III - “Chemin du Rêve” (Il sentiero del sogno) di Scelsi, eseguito senza pausa dopo Liszt, in cui il suono evanescente ha profonde assonanze con il brano precedente.
Il passaggio è sconvolgente per le affinità che emergono prepotentemente nel percorso scelto dai due musicisti che per successivi passaggi eliminano ciò che considerano superfluo per concentrarsi sul suono. Il sogno si trasforma in presagio o forse un incubo nella prima versione de La lugubre gondola, in Insomnie e infine Preludio Funebre di Liszt. La lugubre gondola pare proprio legato ad un sogno fatto da Liszt e fu anche una sorta di presagio, in quanto di lì a poco morì Wagner a Venezia (13 febbraio 1883).
Nei tre brani la musica di Liszt evoca l'angoscia, l'inquietudine con una tavolozza timbrica prevalentemente cupa, essenziale e sconvolgente. Se ne La lugubre gondola dopo un inizio drammatico, nella parte finale un'esile melodia affiora a fatica con suoni staccati, come per tentare di allontanarsi dall'oscurità, nel Preludio Funebre la tenebrosa sonorità degli accordi avvolge l'ascoltatore implacabilmente.
Sempre senza pausa sono stati eseguiti dai Cinque incantesimi di Giacinto Scelsi I – deciso, imperioso che inizia con le stesse sonorità con cui termina Preludio Funebre che, insieme a IV – misterioso soprannaturale, è un intrigante percorso nelle diverse sonorità per frammenti anche reiterati.
L'esecuzione della seconda versione de La lugubre gondola più melodica e cantabile della prima versione ma sempre drammatica e inquietante e En Rêve – Nocturne, fascinosa immersione in un'atmosfera sognante lontana dall'incubo hanno concluso lo splendido concerto. Luisa Prayer è stata la superba guida che ci ha condotto in questo viaggio affascinante nella musica di Franz Liszt e di Giacinto Scelsi, due infaticabili esploratori del mondo sonoro, rivelando inaspettate convergenze e affinità.