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Festival Ravello 2016. Promenade tra gli Astri delle fate
Nel giardino incantevole di Villa Rufolo a Ravello per la 64° edizione del Festival a picco sul mare della costiera amalfitana, si è svolta una meravigliosa nuova versione itinerante di The Fairy Queen di Henry Purcell, lo scorso 23 agosto ed in replica il 24, con la regia, i costumi e le luci di Denis Krief, le voci di Olga Cafiero, Federica Pagliuca, Magdalene Szymanska, Leslie Visco, Daniela Fontana e molti altri pregevoli cantanti accompagnati dalla Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio.
Il pubblico privilegiato – giacché l'audience, per ovvi motivi logistici, è stata ristretta a 150 persone,- che ha potuto assistere a questa versione straordinariamente en promenade di The Fairy Queen di Henry Purcell, è stata introdotta nei giardini dalla porta ogivale aperta nella Torre d'ingresso che conduce allo slargo nella Torre Maggiore dopo un porticato di colonne del Chiostro moresco dove, dopo la disputa tra Titania ed Oberon, conduttori dei giochi notturni e seduttivi di questa semi-opera, ci accoglie il poeta ubriaco, il basso Giuseppe Naviglio, il quale viene allegramente deriso dalle fate. Le scene si susseguono in un profluvio di luoghi incantati dove si aprono radure invase dai personaggi della Notte, del Mistero, le numerose Fate, gli splendidi soprano Olga Cafiero, Federica Pagliuca, Magdalene Szymanska, Leslie Visco, Daniela Fontana che ci allietano lungo la linea dei giardini fino a sgorgare sulla terrazza del Belvedere per ammirare il blu che ha incantato Wagner il 26 maggio del 1880.
Questo masque raffinato, popolato di personaggi, tutti ben coadiuvati tra loro, cantano il barocco più lieve e trasformano i ditirambi boschivi nella delizia di una passeggiata, che nel 1692 ebbe la sua prima nel Queen's Theatre, Dorset Garden di Londra. Certo che a Ravello, nella sua villa a picco sul mare è come essere in un antico horto medievale, a coltivare bellezza fra le radure, il pozzetto, le colonne, il Belvedere, il teatro ed altro ancora, ossia lo spirito, nella Cappella. L'idea quindi del direttore artistico Alessio Vlad che abbiamo incontrato nei giardini ad accompagnarci insieme alla musica eseguita eccellentemente dalla Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, è stata un'idea immaginativa magnifica. Così quella di Denis Krief, a proporre questo itinerario muicale, scenico, danzato che, con la supervisione ed il supporto di maestri del settore come Tempo Reale per la regia del suono ed in collaborazione con il Conservatorio San Pietro a Majella, hanno edificato il Sogno di Shakespeare, la commedia nuziale di A Midsummer Night's Dream in un luogo che fa letteralmente innamorare. In quei giardini dove suona poesia ad ogni fiore, soprattutto se i petali canori sono diretti dal Maestro del Coro Rosario Totaro, dal lavoro cesellato e sopraffino, illudendoci talmente in questo slancio onirico da confondere la Notte col Giorno, e vederne spuntare il raggio tra gli astri sopra di noi.
A coronamento, per festeggiare la prima serata canora, musicata e danzante, una vera torta nuziale eburnea come il velo delle nozze celebrate virtualmente in questo paradisiaco locus amenous tra la distesa del mare più vicina ai corpi celesti.