Supporta Gothic Network
IUC e Filarmonica. Da Tom Koopman alla Venexiana
Nella settimana trascorsa gli amanti della Musica Barocca hanno potuto ascoltare a Roma due concerti; il primo con il clavicembalista Ton Koopman e la violinista Catherine Manson in un programma interamente dedicato a Bach alla IUC il 5 aprile 2011; il secondo al Teatro Olimpico il 7 aprile dedicato alle cantate con l'ensemble La Venexiana e la soprano Roberta Mameli diretti da Claudio Cavina.
L'Aula Magna dell'Università di Roma la Sapienza ha ospitato lo splendido concerto in cui Ton Koopman e Catherine Manson hanno eseguito musiche che Bach, Kappellmeister a Köthen, scrisse tra il 1718 e il 1722. Sono state eseguite la Sonata n. 4 in do minore BWV 1017, la Sonata n. 5 in fa minore BWV 1018 e la Sonata n. 6 in sol maggiore BWV 1019 per violino e clavicembalo.
Le prime due sono in quattro movimenti e ricordano le sonate secentesche da chiesa con l'alternanza dei lento-vivace mentre l'ultima è in cinque movimenti con il terzo affidato esclusivamente al clavicembalo. Durante quegli anni Bach ebbe la possibilità di usufruire delle biblioteca in cui erano conservati gli spartiti di musica italiana raccolti dal principe Leopold e studiarli. Bach grande virtuoso dei due strumenti esalta la cantabilità melodica, di derivazione italiana, nel violino mentre nel clavicembalo, che non assolve più la funzione di basso continuo ma assurge al rango di coprotagonista, sfrutta le possibilità dello strumento per la l'elaborazione contrappuntistica.
Grande è stata l'intesa fra i due interpreti che hanno offerto una magistrale interpretazione, dialogando in perfetta sintonia, esaltando lo splendido fraseggio del violino e il serrato contrappunto del clavicembalo. Le sonate sono state intervallate da due brani solistici. Il primo è stato la Fantasia cromatica e Fuga in re minore BWV 903, un'altra opera scritta nel periodo di Köthen, che fu ritrovata nel 1802, e affascinò i musicisti romantici. Il brano, che unisce la stupefacente invenzione virtuosistica e armonica della fantasia al rigore della fuga è stato interpretato superbamente da Ton Koopman.
Il secondo la Ciaccona per violino solo - ultimo movimento della Partita n. 2 in re minore – una delle opere più famose di Bach, è una danza di origine spagnola su un basso ostinato seguito da variazioni. Al violinista è richiesto uno straordinario virtuosismo in quanto esegue sia la melodia che l'accompagnamento; una prova che la Manson ha egregiamente superato.
Il pubblico ha lungamente applaudito i due interpreti che come bis hanno eseguito della Sonata n. 6 in sol maggiore per violino e clavicembalo BWV 1019 il movimento alternativo Poco Adagio.
Al Teatro Olimpico la Stagione dell'Accademia Filarmonica Romana per il ciclo Roma Capitale Barocca l'ensemble La Venexiana e la soprano Roberta Mameli diretti da Claudio Cavina hanno eseguito cantate di Alessandro Stradella eAlessandro Scarlatti. La Cantata è un genere musicale molto legato alla musica barocca nella Roma del '600 in quanto fu un genere molto amato dalla committenza aristocratica romana. La Cantata si era già sviluppata proprio a Roma con Giacomo Carissimi (1605- 1674) che, come nell'Oratorio, di cui fu maestro, vi introdusse lo stile drammatico e patetico.
Il programma presentato dedicato alle cantate di Alessandro Stradella (1639 - 1682) e Alessandro Scarlatti (1660-1725) ha avuto come titolo “Donne incantate” in quanto protagoniste delle cantate sono grandi personaggi femminili come Medea,Arianna e Armida. I due compositori scelti innovarono profondamente questo genere musicale, entrambi svolsero parte della loro attività a Roma ed ebbero tra i loro committenti la regina Cristina di Svezia.
Di Stradella, preceduta dalla sinfonia dall'opera Moro per amore, è stata eseguitaLa Medea, su testo anonimo e Armida su versi di Stefano Baldini introdotta dalla sinfonia dell'oratorio San Giovanni Battista, un brano musicalmente molto elaborato e splendido come la composizione da cui è tratto. Entrambe le eroine regina e maga sono magistralmente delineate nelle diverse sfumature dei loro sentimenti, soprattutto Medea altalenante tra odio e amore. Le soluzioni musicali di Stradella sono sempre diverse ed imprevedibili proprio per la profonda aderenza ai diversi stati d'animo dei personaggi.
Di Scarlatti la sinfonia dalla Cantata Hor che di Febo ascosi ha preceduto L’Ariannamentre la sinfonia dalla Cantata Correa nel seno amata ha introdotto Silentio aure volanti, l'autore del testo di entrambe è anonimo. L'Arianna di tono patetico è molto teatrale e sensuale mentre in Silentio aure volanti prevalgono la tragicità e la disperazione. La musica di Scarlatti fa comprendere come il genere si fosse strutturato in forme consolidate a differenza di Stradella in cui la sperimentazione è più sviluppata.
Roberta Mameli è stata un 'interprete ideale per dizione, fraseggio ed interpretazione esaltando tutti gli stati d'animo delle eroine femminili in questo perfettamente sostenuta dall'accompagnamento dell'ensemble La Venexiana diretto da Claudio Cavina. Il pubblico entusiasta ha lungamente applaudito e come bis è stato eseguito il lamento di Didone dal Dido and AEneas di Henry Purcell.