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Mischa Maisky inaugura la Filarmonica Romana. Una Vita per la Musica
L’inaugurazione della stagione dell'Accademia Filarmonica Romana, all'insolito orario e giorno, domenica 21 ottobre 2012 ore 18, al Teatro Olimpico, ha avuto protagonista un grande artista, Mischa Maisky, che ha dato inizio al ciclo: con Bach, la gaia scienza, eseguendo tre delle sei Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach (1685 1750).
Il concerto è stato dedicato alla memoria di un altro eccezionale musicista: Piero Farulli, violista del mitico Quartetto Italiano, fondatore della Scuola di Fiesole e dell'Orchestra Giovanile Italiana, che dedicò molta della sua vita alla diffusione della musica tra i giovani.
Il presidente dell'Accademia Filarmonica Romana, Paolo Baratta, nell'intervallo tra le due parti del concerto, ha consegnato a Mischa Maisky il premio Una Vita per la Musica, le motivazioni lette da Sandro Cappelletto, il direttore artistico, hanno sottolineato l'impegno profuso nella diffusione anche della musica da camera.
Tornando al programma del concerto il violoncellista aveva già interpretato l'11 marzo 2010 tre delle sei Suites: la Prima, la Quarta e la Quinta, completando un ciclo iniziato da Natalia Gutman, in questa esecuzione si è collegato idealmente a quel concerto suonando le altre tre: la Seconda, la Terza e la Sesta.
Johann Sebastian Bach compose le Sei Suites per violoncello solo durante la sua permanenza, come Kapellmeister, a Köthen (1718-1723 ca.) non si sa per chi la avesse scritte se Christian Ferdinand Abel o Christian Bernhard Lünecke, membri entrambi dell'orchestra di Köthen; le composizioni seguono il modello francese barocco: si apre con un preludio seguito, in questo caso, da cinque movimenti di danze diverse: allemanda, corrente, sarabanda, duplice danza (minuetto, bourrée o gavotta) e giga. A quell'epoca il violoncello, dotato di una maggiore sonorità e dinamicità, stava soppiantando la viola da gamba, ma solo Bach, per la prima volta, ne esplora così a fondo le possibilità tecniche, espressive e timbriche donando ai posteri una composizione ancora adesso moderna.
Il concerto è stato aperto dalla n. 3 in do maggiore BWV 1009, composizione che il preludio apre maestosamente in continuo fluire luminoso della musica che si sussegue brillante e virtuosistico nell'allemanda e nella corrente e dopo la pausa meditativa della sarabanda, prosegue nelle due bourrée con il loro ritmo trascinante e nella giga spumeggiante.
Da ben altra atmosfera è caratterizzata la n. 2 in re minore BWV 1008, la tonalità colora di malinconia questo brano; il preludio e l'allemanda hanno un carattere dialettico e pensoso, la corrente ha un ritmo incalzante, ma poi segue la sarabanda piena di inquietudine, un'atmosfera che si estende ai due minuetti, e nella tensione della giga.
Misteriosa è l'ultima la n. 6 in re maggiore BWV 1012 non si sa, infatti, per quale strumento fu scritta, in quanto la presenza di una quinta corda acuta (mi) che accentua il timbro tenorile del violoncello, ha fatto formulare l'ipotesi che sia stata scritta per un violoncello più piccolo ma con una corda in più, usato anche in altre composizioni, le Cantate, per esempio, dove l'uso è espressamente annotato come violoncello piccolo concertante. La composizione grandiosa per lo straordinario livello della scrittura musicale presente in tutto il brano, il continuo fluire della musica, intenso nel preludio e poi soprattutto nell'allemanda, e dopo la breve interruzione della vivace corrente, nella sarabanda, e poi nel ritmo incalzante delle gavotte e della giga conclusiva.
In queste composizioni è assurdo parlare di contrappunto ma la straordinaria scrittura non può non ricordare le stupefacenti architetture musicali del genio di Eisenach. Le Suites richiedono all'esecutore un grande virtuosismo ma soprattutto una eccelsa musicalità tutte doti che Mischa Maisky possiede e che lo rendono un interprete straordinario di queste composizioni. Maisky guida gli ascoltatori nell'universo di Bach evidenziandone ogni aspetto con il fraseggio, la cantabilità e l'iridescenza timbrica che trae dal suo violoncello Montagnana del ‘700. Il concerto ha avuto un esito trionfale il pubblico accorso numeroso Teatro Olimpico ha acclamato lungamente Maisky, che ha regalato due bis.