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Modena, manga e anime in mostra
La Fondazione Modena Arti Visive presenta fino al 10 gennaio prossimo la mostra Anime Manga, Storie di maghette, calciatori e robottoni.I materiali in esposizione provengono dalla Collezione Museo della Figurina, donata nel 1992 da Giuseppe Panini al Comune di Modena.
Il percorso espositivo mette insieme il legame tra manga e anime, raccontando come nella maggior parte dei casi i cartoni animati giapponesi siano derivati da prodotti editoriali: in qualche caso è accaduto però anche il contrario. Attraverso la mostra si vedono la nascita e le modalità di diffusione di queste forme di intrattenimento, scoprendo anche i generi principali dei manga, da quelli per bambini, i cosiddetti kodomo, agli spokon, gli sportivi, passando attraverso ai World Masterpiece Theater, ispirati a opere letterarie occidentali, gli shojo, maghette comprese, e gli shonen, per ragazzi con un focus sui mitici robottoni come Mazinga e Danguard.
Gli anime furono i protagonisti assoluti dell'editoria delle figurine degli anni Ottanta, con gli album di Candy Candy, Lady Oscar, Jeeg robot d'acciaio, Bia, Kiss me Licia, L'incantevole Creamy, Occhi di gatto, Holly e Benji.
All'epoca gli anime furono criticati aspramente da pedagoghi, genitori e opinionisti, mentre oggi sono fioriti studi che riconoscono agli anime un posto importante nel cinema di animazione internazionale, il merito di avere reinventato generi come la fantascienza, il feuilleton, la sit-com e di aver saputo sviluppare un linguaggio nuovo all'interno dei limiti di un budget ridotto.