Supporta Gothic Network
Montevideo. Anna-Marie Holmes e l'elegante Corsaro revisited
In questi giorni, presso l'Auditorio Nacional del Sodre Adriana Varela di Montevideo, va in scena la prima produzione della stagione invernale del Ballet Nacional diretto da Julio Bocca. Una versione classica de Il Corsaro che si avvale però di una coreografia internazionale d'eccezione, che porta la firma della canadese Anna-Marie Holmes, di cui anche in Italia, in passato, si è potuto assistere ad alcuni tra i grandi classici da lei rivisitati e messi in scena nei teatri di Napoli e Firenze.
Questo titolo è in genere molto amato dal pubblico (non è infatti la prima volta che viene rappresentato in questo teatro uruguaiano). Se la sua piccola, semplice storia di schiave rapite, faide piratesche, harem e follia ha, a onor del vero, ben poca connessione con il poema di Byron, la sua musica, per contro, ha una storia singolare, infatti durante la metà e la fine del diciannovesimo secolo la partitura di Adolphe Adam ha acquisito una notevole quantità di musica addizionale e dalla fine del secolo scorso presenta contributi provenienti da sei compositori diversi: Cesare Pugni, il Granduca Pietro II di Oldenburg (o Principe Peter von Oldenburg), Léo Delibes, Léon Minkus, il Principe Nikita Trubeckoj e Riccardo Drigo.
Ma Il Corsaro continua a piacere e a riscuotere successo soprattutto per la possibilità che offre agli artisti di esprimere la loro creatività, e in questo ben sono riusciti Hugo Millán, lo scenografo e costumista, e Claudia Sánchez, con il suo spettacolare progetto di illuminazione.
Il pubblico viaggia lontano grazie a questa mise en scène che lo porta al mondo ottomano e gli offre la possibilità di percorrere strette vie di bazar sovrastati da minareti nella nebbia, tra profumi di spezie e sgargianti colori, di nascondersi su isole rocciose, di navigare mari in tempesta.
Nella produzione di Anna-Marie Holmes, il balletto è modificato fino a ottenere un vivace ed elegante risultato di intrattenimento che, allo stesso tempo, riesce a cogliere anche gli aspetti più autenticamente popolari della vicenda. E non è un compito così semplice come può sembrare, poichè la trama, seppur contenga al suo interno opportunità drammatiche per la commedia romantica e il melodramma, contempla nello stesso tempo buffonerie, che hanno giocoforza necessità di essere messe in evidenza.
Sergio Muzzio, interprete dell'avido e cattivo Lankendem impersona perfettamente il personagigo con una grazia e una forza che deriva innegabilmente dal physique du rôle e dal gesto… Peccato non ritrovare gli stessi ingredienti in Damián Torio, che propone un Conrad che impallidisce al confronto.
Una conferma di eleganza e tecnica la Medora di Rosina Gil, prima ballerina già vista in una più incerta Odette, che qui invece riesce pienamente nell'intento di esprimere il suo amore per il Corsaro Conrad con un'intensità profonda e allo stesso tempo gioiosa nel pieno rispetto del sospirato lieto fine.