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Nederlands Dans Theater II a Tersicore. Nello Sleepless amniotico
La compagnia Nederlands Dans Theater II, creata da Jiří Kylián dopo che nel 1973 fu chiamato come coreografo ospite, si compone di giovanissimi ballerini dai 17 ai 22 anni che all’Auditorium Conciliazione di Roma hanno proposto il 29 settembre 2010 in apertura della kermesse Tersicore alla V edizione, quattro creazioni coreografiche del Nederlands, a cominciare proprio da una creazione di Jiří Kylián, Sleepless.
Su musica composta da Dirk Haubrich dall’Adagio in do minore KV 617 di W.A. Mozart, Sleepless (prima mondiale a Der Haag nel 2004 e di durata 26’), si presenta con una sorta di paravento da cui sei ballerini escono in momenti diversi, come da una parete di gomma: sembra quasi di essere di fronte ad un grembo che partorisce i ballerini gradualmente, espellendoli come se fossero ancora a metà tra il mondo amniotico che hanno appena lasciato, e quello ombreggiante appena solcato.
Il secondo balletto, Déjà Vu di Hans Van Manen in prima italiana, è suggestivamente ritmato dalle lame lancinanti della musica di Fratres di Arvo Pärt, nella versione per violino e pianoforte (1980): i due ballerini sono quasi svaniti tra le note del pianissimo che segue ai loro trafelati incontri. A questo segue un’altra creazione di Van Manen di nuovo in prima italiana, Solo, creata nel 1997 per il Nederlands Dans Theater sulle note della Partita n.1 per Violino di Johann Sebastian Bach.
Minus 16 di ben 34 minuti coreografia di Ohrad Naharin del 1999 è un’esplosione di energia, la più conosciuta, e dove si esibiscono i 15 ballerini del Nederlands Theater II come in un musical. Presentandosi l’uno dietro l’altra, terminano con tango e cha cha cha in un nugolo di delirante pubblico che si agita su onde tecno-sincroniche.