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Notte Morricone. La musica del Vento
Uno dei piu' grandi e completi dei nostri musicisti del Novecento: cui è titolato l'Auditorium di Roma, Ennio Morricone (1928-2020), avrà uno spettacolo per lui in giro per il mondo e prima di tutto a Roma, alle Terme di Caracalla in anteprima il 12 e 13 aprile intorno al laghetto. Poi andrà allo Sferisterio di Macerata e poi di nuovo a Roma, al Teatro Argentina, grazie all'inventiva del coreografo Marcos Morau con Aterballetto, il Macerata Opera Festival e l'Orchestra Cherubini. E non solo: Notte Morricone ci aspetta dopo l'eclissi di stanotte, 8 aprile, per suonare tra le stelle.
Nel meraviglioso parterre affrescato della nuova sede della Stampa Estera a Palazzo Grazioli a Roma, è stata presentata Notte Morricone: la nuova creazione del Centro Coreografico Nazionale Aterballetto in coproduzione con il Macerata Opera Festival, che celebra il compositore Premio Oscar, grazie ad uno dei maggiori coreografi internazionali, Marcos Morau.
Gigi Cristoforetti, direttore CCN/Aterballetto, ovvero il Centro Coreografico Nazionale, ha fatto da moderatore d'eccezione, vista la sua caratura culturale e la produzione dello spettacolo della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto: "Un centro di coniugazione che formula connubi artistici tra i coreografi piu' rilevanti, e che ha scelto Marcos Morau per questa visione coreografica della musica di Morricone, ed anche per altre successive collaborazioni, come il concerto per RAI 1 a La Fenice di Venezia".
Marco Morau lo ricordo nel 2019 per la prima volta, in uno spettacolo al Festival d'Avignon, Oskara, tulle bianco e scena d'avanguardia per uno spettacolo sulle radici basche e la contemporaneità, per lui, catalano, fondatore del collettivo La Veronal. Dalle radici al "Firmameno", uno dei suoi ultimi spettacoli, per narrare ciò che succede "tra le nuvole", ed allora gli chiedo: "Come ha diviso la sua coreografia, come ha coniugato, in episodi od un filo continuo, le sue immagini non verbali, i suoi gesti, l'afflato visivo alle note di Morricone?" E lui risponde:
"Questa è la domanda piu' ardua: ho pensato alla musica come un flusso di sentimenti, umori, atmosfere, che si connettessero tra loro e fossero significativi per il pubblico, anche con l'aiuto della Sound Designer Clara Aguilar. Ho unito in un fiume unico lo scorrere della sua musica da film alle sue opere da camera ed orchestrali. Sono cresciuto con Morricone, come i miei genitori: cercherò di ricreare la sua musica attraverso una traduzione coreografica: per me è un grande onore creare per la sua musica."
Marco Morricone, figlio di Ennio, parla, commosso, del padre: "Papà è uno dei pochi compositori che ha studiato e si è diplomato in tromba al conservatorio, non solo composizione, che amava le bande e che aveva tra i suoi migliori amici il Maestro Maurizio Billi (in prima fila, N.d.C.) che guiderà l'Orchestra Cherubini nello spettacolo. Le bande hanno una particolarità: gli strumenti a fiato sono preponderanti, ecco perchè la caratura della musica di papà la associo al vento, il suo è un linguaggio che va ascoltato con gli occhi chiusi ed il silenzio, con grande attenzione, la sua è la Musica del Vento."
Perchè la "notte"? Ecco che Paolo Gavazzeni, direttore artistico del Macerata Opera Festival, scioglie l'enigma: "La notte è il luogo dove prendono forma sogni ed incubi sulla figura di Ennio Morricone: il perno dell'italianità sua e dell'Orchestra Cherubini che conferisce al suono quell'astrazione da sé stesso, lasciandolo assurgere ad elemento unico. Sulla banda e la sua preferenza per gli strumenti a fiato: vorrei aggiungere che essa ha una funzione aggregativa, difatti le prime parti dei fiati solitamente provengono dalle bande di un paese, condividevano un'origine comune e comunitaria."
L'appuntamento estivo è per il 1° agosto 2024 ore 21 all'Arena Sferisterio di Macerata, in autunno a Roma dal 25 ottobre al 10 novembre 2024 al Teatro Argentina: in seguito sarà in scena fino a giugno 2025 in Francia, Germania ed Austria, nonchè una lunga lista di città italiane.