Opera alle Terme di Caracalla. Il rito secondo Bejart con il Tokyo Ballet

Articolo di: 
Livia Bidoli
Tokyo Ballet

Due serate con Maurice Bejart ed il Tokyo Ballet: le coreografie del creatore del Ballet XXe siècle al Théâtre de la Monnaie e del Bejart Ballet Lausanne, ha concesso l'esclusiva di Le sacre du printemps su musiche di Strawinskij al Tokyo Ballet che festeggia quest'anno il cinquantenario della sua fondazione. Il 27 ed il 28 giugno nelle Terme romane di Caracalla per la Stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma, il balletto di Tokyo ha presentato insieme a Le sacre altri due capolavori di Bejart: le Danses Grecques su musiche di Theodorakis ed il Don Giovanni su tema di Mozart rielaborato da Chopin.

Le Sept Danses Grecques di Mikis Theodorakis dedicate dal compositore allo stesso Bejart, salgono col rumore del mare che non è poi così distante: create da Bejart nel 1983, sono il respiro mediterraneo della grecità tradotta in danza. Un suono tipicamente greco risuona dal fondo di una coreografia che riprende le danze folcloriche e sembra di sentire il tema più celebre di Theodorakis, dal film Zorba il Greco del 1964. Una delle danze fu creata appositamente da Bejart, che progettava le sue coreografie ad personam, pensando per i ruoli a dei danzatori specifici, che furono Philippe Lizon e Michel Gascard in questo caso, per le prime parti e gli assoli. Un ballo al maschile questo delle danze greche, nonostante comprenda ben 35 danzatori e la metà siano donne; molto differente da quello che segue, il Don Giovanni di Mozart, ovvero la rielaborazione del tema dell'aria “Là ci daremo la mano”, eseguita dal genio di Frédéric Chopin, in cui le danzatrici sono protagoniste assolute, in una sala prova, di questo canto danzato, in onore di questo libertino assoluto. Deliziose le minute ballerine giapponesi in questo capolavoro di raffinatezza, i cui movimenti spaziano in arcate di flessuosità perfettamente bilanciate.

Il balletto per cui nel 1913 Strawinskij sconvolse il Théâtre des Champs-Elysées a Parigi fu Le Sacre du Printemps: l’energia primitiva del rito si consacra nella musica di Strawinskij alla sua prova migliore per le musiche da balletto, che  fu coreografato dal genio iconoclasta di Nijinskij, e che Bejart riprese nel 1959 per darne una nuova lettura, alla luce di un rito erotico tra uomo e donna, in una cornice chic di costumi perfettamente aderenti al corpo dei ballerini e che nulla svelano se non nei movimenti audaci e calibrati nel moto istintivo che li guida al risveglio della terra. In questo scatenarsi della sensualità più feroce ed animalesca, i movimenti riemergono come sussulti ritmici, come dei ragni che tessono una tela per intrappolare i ballerini dentro di essa, ipnotici coi loro occhi fissi ed i gesti ripetuti fino a stemperarsi nella riunione finale intorno alla coppia della mimesi erotica, di una potenza che inarca i corpi nelle percussioni del pneuma vitale, liberandoli infine in un abbraccio mitico che costruisce un cerchio intorno ai due protagonisti, simboli di uno yin e di uno yang riuniti nella sacralità del rito. Incredibilmente cadenzati sulla musica e sulle coreografie che Bejart donò loro in esclusiva nel 1993, il Ballet de Tokyo, qui dà la sua prova migliore, intima e connessa col genio marsigliese che rinnovò il balletto, ridestandolo per una nuova epoca.

Pubblicato in: 
GN33 Anno VI 3 luglio 2014
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
THE TOKYO BALLET
Terme di Caracalla - Roma

Venerdì 27 e sabato 28 giugno 2014
 
Danses Grecques
Musica di Mikis Theodorakis
 
Don Giovanni
Musica di Frédéric Chopin su tema di Mozart
 
Le sacre du printemps
Musica di Igor Stravinskij
 
Coreografie Maurice Béjart