Opera di Roma. Il dittico scandinavo con Fabbrica

Articolo di: 
Livia Bidoli
On-Off

Lo scorso mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre il dittico scandinavo composto da She ed On-Off ha chiuso il percorso del primo gruppo di artisti coinvolti nel progetto “Fabbrica”. In scena al Teatro Nazionale due opere brevi in due nuovi allestimenti: On-Off di Sara Caneva e She di Maria Kallionpää. entrambe su libretto di Stefano Simone Pintor insieme ai giovani artisti del progetto Fabbrica, nato due anni orsono nell'ambito della valorizzazione di giovani talenti e del loro inserimento professionale.

Per questo duplice progetto hanno collaborato per l'intero allestimento delle due opere, di circa 50 minuti ciascuna: alla regia Luca Bargagna; la scenografia è stata a cura di Giada Abiendi, per i costumi Chicca Ruocco e per le luci Marco Alba. Nutrita di già formate leve la schiera dei cantanti, tra cui notiamo in particolare Erika Beretti, Valentina Varriale, Timofei Baranov e la pianista Edina Bak. Erika Beretti insieme a Valentina Varriale le ricordiamo per aver ben interpretato le parti rispettivamente di Elisabetta la prima e di Anna Kennedy la seconda per l'allestimento di Maria Stuarda con Paolo Arrivabeni sul podio e la regia di Andrea De Rosa lo scorso marzo-aprile.

Inoltre nel cast annoveriamo anche i cantanti Murat Can Guvem e Flavio Francucci e alcuni ex allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico; insieme a loro la Youth Orchestra e la Scuola di Canto Corale del Teatro dell'Opera di Roma.

Sul podio per le due opere c'è stata Sara Caneva, autrice della prima: On-Off, sottotitolata “riflessione uditiva in tre scene per ensemble ed elettronica, basata su una esperienza personale” e che si sviluppa in tre scene senza soluzione di continuità. Nella casa di riposo del professor Fraud, chiara metafora per i suoi offici menzogneri, ovvero nella Casa del Risuono (chiaramente allusiva della famosa Casa di Riposo “Giuseppe Verdi” per cantanti e musicisti di Milano Giuseppe Verdi), la protagonista, Clea, soffre di presbiacusia, ma il suo astrarsi dal mondo esterno le permette di ignorare tutte le negatività delle persone da cui è circondata, lei, completamente lontana dal resto del mondo, galleggia amabilmente tra percezioni musicali e poetiche. Intorno a due serre, Clea incontra i suoi anziani compagni di sventura, insieme ai giardinieri che si curano del giardino e delle serre, in una delle quali all'inizio staziona un'orchestra.

La parte musicale è soprattutto “onomatopeica”, con un uso suggestivo a volte del glockenspiel, dei crotales ed altri strumenti a percussione dalle note risonanze; evocazioni di suoni provenienti dal fondo della sala e di stampo elettronico; strappi di giornale da parte degli archi in diretta dallla buca orchestrale appositamente allestiti; archi e ottoni che entrano in un secondo momento sulla scena. Un work in progress da questo punto di vista.
Le voci: poche parole e vocalizzi di Clea, ben interpretata da una invecchiata dal trucco Valentina Varriale; la parte del Prof. Fraud era di Timofei Baranov, in quello cantato, e di quello di Matteo Cecchi in quello parlato; l'Ondina della brava Erika Beretti.
Finale abbraccio dei due anziani quando Clea toglie le cuffie che lo isolavano da lei e dal mondo circostante ad Eustachio.

She, la cui compositrice è la finlandese Maria Kallionpää, viene descritta come “un’opera di immaginazione”, ed è ispirata all'omonimo romanzo dell’inglese Henry Rider Haggard (Bradenham, 22 giugno 1856 – Londra, 14 maggio 1925) il cui romanzo più celebre, Le miniere di re Salomone (King Solomon's Mines, 1885) rappresentò il primo di una serie che ha per protagonista il cacciatore bianco Allan Quatermain, il primo romanzo di avventura in lingua inglese ambientato in Africa.

She, in Italia pubblicato sotto il titolo di Lei. La donna eterna, in originale era She. A History of Adventure, pubblicato nel 1887 e seguito da Il ritorno di Ayesha qualche anno dopo. In questo romanzo, She/Lei è una sorta di dea arcana e misteriosa che è soprannominata “she-who-must-be-obeyed (“lei cui bisogna ubbidire”) che, nel 339 a.C. nell'Africa dellEst. incontra per la prima volta Kallikrates, che suppone suo sposo predestinato. Kallikrates però ha una moglie, Amenartas, con cui è reduce da un naufragio. Ayesha, che brilla ed abbaglia di luce propria, però non è reale e quando Kallikrates se ne accorgerà, cercherà di colpirla con una pietra, e perderà la vita condannato dalla dea. Nella terza parte torniamo alla fine dell'800 per incontrare il discendente di Kallikrates che incontra di nuovo la dea: Leo Vincey e Kallikrates sono interpretati entrambi adeguatamente da Timofei Baranov, mentre Ayesha da Erika Beretti, che abbiamo ammirato molto nei vocalizzi della parte. Nel doppio ruolo di Amenantas/Ustane era invece Valentina Varriale, anche lei adeguatamente preparata. Murat Can Guvem invece si è triplicato nelle tre parti del Prof. Geoffrey Truce, Prof. L. Horace Holly e di uno scrivano egiziano.

La regia di Luca Bargagna ha aggiunto degli attori - ex allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico - nelle parti di arcaiche figure vicine alla dea, sottolineando l'aspetto esoterico ed antico, però muovendo poco i personaggi sulla scena abbastanza fissa di Giada Abiendi. La musica non ha avuto evoluzioni particolari, aldilà dell'uso del magnetic resonator montato dentro il pianoforte, strumento che ne accresce le tradizionali possibilità sonore in modo mistico e suggestivo.

Pubblicato in: 
GN48 Anno IX 13 ottobre 2017
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell’Opera di Roma
Stagione 2016/2017
Teatro Nazionale
On-Off / She

ON-OFF
Riflessione uditiva in tre scene
Musica di Sara Caneva*
Non-libretto di Stefano Simone Pintor*
Soggetto di Sara Caneva e Stefano Simone Pintor, ispirato ad un’esperienza personale della compositrice

PERSONAGGI E INTERPRETI
CLEA, Valentina Varriale *
PROF. FRAUD, Timofei Baranov * (ruolo cantato) – Matteo Cecchi (ruolo parlato)
ONDINA, Erika Beretti *
EUSTACHIO, Flavio Francucci
OSPITI de La Casa di Risuono – Coro registrato di voci bianche ed attori

SHE
Un’opera di immaginazione
Musica di Maria Kallionpää*
Libretto di Stefano Simone Pintor*
Liberamente ispirato dall’omonimo libro di Rider Haggard
Una storia di avventura

PERSONAGGI E INTERPRETI
PROF. GEOFFREY TRUCE, UNO SCRIVANO EGIZIANO, PROF. L. HORACE HOLLY    Murat Can Guvem
KALLIKRATES, LEO VINCEY Timofei Baranov*
AMENARTAS, USTANE Valentina Varriale*
AYESHA Erika Beretti*

Direttore Sara Caneva
Regia Luca Bargagna*
Scene Giada Abiendi*
Costumi Chicca Ruocco*
Luci Marco Alba*

*Dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

con la partecipazione degli Ex allievi Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico:
Alfredo Calicchio, Luca Carbone, Gloria Carovana, Matteo Cecchi, Flaminia Cuzzoli, Flavio Francucci, Zoe Zolferino

YOUTH ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma