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Quartieri dell'Arte. Il Comus di Milton nell'ora violetta
Torna la rassegna Quartieri dell'Arte nei borghi storici della Tuscia: da Graffignano a Celleno, passando per Viterbo, dal 10 settembre al 7 novembre prossimi: si comincia con uno spettacolo tratto da La Tempesta di Shakespeare e messo in scena da La Fura dels Baus catalana. La presentazione degli spettacoli è poi avvenuta in un parterre difficile da visitare, il Venerabile Collegio Inglese, dove Riccardo Festa per la drammaturgia e la presenza in scena, con la regia di Carlo Fineschi, hanno dato vita allo spettacolo nel giardino dell'antico convento intitolato “Comus”, un masque firmato da John Milton.
Il masque, un genere in voga nel periodo d'oro di Shakespeare, ovvero l'età elisabettiana, e che proseguì ad avere fortuna anche durante l'età puritana durante la quale visse John Milton, era uno spettacolo performativo che univa tutte le arti: da tersicore alla musica fino al teatro, elaborato soprattuto ad opera di Ben Jonson, si distingue perchè vi è un corteo di maschere ed una scelta di scene allegoriche, ognuna diversa dall'altra.
Il Comus (A Masque Presented at Ludlow Castle in originale, Un masque presentato al castello di Ludow) di John Milton del 1634 è stato commissionato e inteso come veicolo di una direttiva morale: sponsorizzare il senso di castità. Presentato a Ludow alla presenza del Conte di Bridgewater e della sua famiglia, coinvolge una certa Lady Ellis, la fanciulla che questa sorta di satiro cerca di traviare avendola trovata da sola in mezzo al bosco. Stanca ed affamata, Lady Ellis è lasciata riposare dai suoi due fratelli quando sopravviene Comus con una tipica bevanda alcolica per i riti dedicati a Dioniso (Bacco) e che coinvolgono in riti orgiastici come sappiamo dalle Baccanti (o Bassaridi nell'opera di Henze). Nell'ora violetta, ovvero poco dopo il crepuscolo e illuminati da luci magenta e rosse, il giardino muta in tremebondo luogo per la fanciulla con un fantasma che sbuca eburneo alla finestra per turbare oltremodo questo "rapimento" per il pubblico. Proprio come un racconto allegorico, Lady Ellis stoicamente rifuterà le avances e la sostanza ludibriosa ed alcolica, e sarà riportata a casa dai suoi due fratelli.
Notevole Dario Guidi all'arpa celtica, che ci ha intrattenuto con la musica eseguita dal vivo e ci ha introdotto con Comus, recitato da Riccardo Festa, in questo lussureggiante giardino ove John Milton stesso si rifugiò nel 1638, come ci ha spiegato Padre Stephen Wang, Rettore del Collegio Inglese: "Qui trovarono rifugio molti cattolici perseguitati in Inghilterra tra 1581 e 1679, e nella straordinaria sala principale dedicata a San Tommaso di Canterbury (Thomas Becket) si trovano delle reliquie preziose insieme al magnifico dipinto dedicato ai martiri di Durante Alberti del 1583. Osservabili quando si sale sono gli affreschi, moderni di fine '800, come anche il resto delle decorazioni, che riprendono le vite dei martiri a patire proprio dall'assassinio di Thomas Becket dentro la cattedrale di Canterbury ad opera dei sicari di Enrico II il 29 dicembre 1170."
Riprendendo il filo degli spettacoli, che inizieranno con La guera dei teatri il 10 settembre nel Castello Baglioni di Graffignano (VT) di Gian Maria Cervo, che ha curato l'intero festival, e con la regia di Flavio Albanese, si dà inizio e rappresentazione alla celebre querelle che non ha invaso solo Albione ma anche la Francia a cavallo tra fine XVI e XVII secolo.
Annotiamo poi la prima a Roma al TeatroBasilica sotto la Scala Santa il prossimo 29 settembre con la regia di Pierpaolo Sepe di Freetime, commedia di Gian Maria Cervo e dei Fratelli Presnyakov, con l’intervento di Nicola Bremer e dell’artista visivo Vincenzo Marsiglia, che concepiscono un nuovo progetto di allestimento prodotto dal Festival con Teatrul de Nord Satu Mare (Romania). Insieme a Sepe ci saranno le regie di Marco Bellocchio, Mario Martone e molti altri in luoghi abitati da fantasmi del passato e del presente, a rileggere i drammi in una prospettiva futura ed in chiave mistica grazie alle suggestioni dei luoghi.