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Roma. Al Teatro Olimpico Alice secondo i Momix
I Momix di Moses Pendleton ritornano a Roma e presenteranno dal 20 febbraio al 3 marzo Alice in prima mondiale per la nona edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma organizzato dall’Accademia Filarmonica Romana e dal Teatro Olimpico.
In contemporanea nel foyer del Teatro Olimpico si svolgerà la mostra dedicata a Lindsay Kemp altro grande artista legato all’Accademia Filarmonica Romana e al Teatro.
Il legame artistico tra la Filarmonica e il creatore e direttore artistico dei Momix è ormai ultratrentennale, Pendleton è l’unico coreografo ad essere diventato nel 2012 Accademico della storica istituzione romana. Il nuovo spettacolo è ispirato al mondo fantastico creato da Lewis Carroll in Alice's Adventures in Wonderland (Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, 1865) e Through the Looking Glass and What Alice Found There ( Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò, 1871), cui rispettivamente sono dedicate la prima e la la seconda parte dello spettacolo. Il mondo fantastico e surreale dei libri di Carroll ha affascinato Pendleton che di Alice ha detto: "Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio".
Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato della nascita della nuova creazione di come l'idea si sia nata dalla visione del calendario Pirelli dell'anno scorso. Ha detto di voler andare oltre le semplici e tradizionali illustrazioni come quelle che aveva fatto John Tenniel (1820-1914), bensì ha ricordato le 12 illustrazioni di Dalì, che sembrano non avere alcun legame col testo ma che narrano le suggestioni e le impressioni suscitate dal libro. Una breve parentesi, quando fu realizzata la versione Disney di Alice (1951), i disegnatori furono influenzati dalla precedente collaborazione (1945-46) tra Dalì e Disney in un cortometraggio animato Destino, rimasto incompiuto e solo recentemente completato su materiale esistente e uscito nel 2003.
La tana del coniglio, l'andare sottoterra che rivela un mondo pieno di vita nascosta, come è l'inconscio, ha affascinato Pendleton, che ha affermato che andare in un luogo sconosciuto può essere piacevole o no, ma bisogna farlo per non rimmpiangere di non averlo fatto. Alice cambia taglia e si moltiplica, sono quattro le ballerine che la impersonano. Le proiezioni hanno un ruolo importante nello spettacolo, per questo si è pensato anche di usare tessuti bianchi elastici per ampliare l'effetto delle proiezioni e bianco è anche il costume delle ballerine nel ruolo di Alice. Questo secondo il coreografo è un ulteriore legame con Carroll che amava molto dedicarsi alla fotografia. La creazione Momix è un “work in progress” dice Pendleton, lo dimostra come è nata l'idea del bruco (scena: advice from a caterpillar): i sette ballerini stavano esercitandosi con i grandi palloni blu degli esercizi di ginnastica e guardandoli Pendleton e Cynthia Quinn sono stati folgorati dall'idea del bruco. La musica è sempre un elemento fondamentale che influenza la creazione e per questo Pendleton ha detto di aver ascoltato moltissimi brani prima di sceglierli. Poi non ha voluto aggiungere altro affinché permanga l'effetto sorpresa sul pubblico e perché lo spettacolo prenderà vita con le sue reazioni. Risuona, anche per il nuovo anno, il celebre motto della compagnia: "Life is Short, Art is Long, MOMIX is Forever".