Santa Cecilia. Il Requiem di Berlioz inaugura la Stagione 2019-2020

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Antonio Pappano e Pietro Monti ©MUSACCHIO&IANNIELLO

La conferenza stampa della Stagione 2019-2020 dei concerti sinfonici e di musica da camera dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia si è svolta il 6 maggio scorso nella storica sede di via Vittoria, per un open day aperto anche al pubblico. Il Presidente-Sovrintendente Michele Dall'Ongaro ha sottolineato l'importanza di ricollegarsi alle gloriose radici storiche in un momento in cui si può guardare con serenità al futuro, in quanto per il 13° anno consecutivo il bilancio è in pareggio.

Questa nuova stagione è la sedicesima con il maestro Antonio Pappano Direttore principale dei complessi dell'Accademia e  ha in programma 28 concerti sinfonici e 18 da camera, quattro in meno rispetto alla precedente. C'è anche un addio, il maestro Ciro Visco ha dato le dimissioni e lascerà la direzione del Coro per andare a dirigere quello del Teatro Massimo di Palermo, mentre, al suo posto, arriverà il maestro Pietro Monti, che ha diretto proprio il coro del teatro palermitano. Il maestro Monti ci ha detto che è molto felice di venire a dirigere il coro dell'Accademia e di  dedicarsi al repertorio sinfonico anche perché i suoi esordi giovanili sono stati con la polifonia.

Dall'Ongaro ha iniziato a illustrare i diversi aspetti della nuova stagione, quella sinfonica inizierà con una grandiosa inaugurazione: la Grande messe des morts, il monumentale requiem di Berlioz, che necessita di un organico di notevoli dimensioni. L'ultima esecuzione a Roma fu nel 1999 quando lo diresse George Prêtre all'Auditorio Pio  questa volta ci sarà Antonio Pappano alla guida dell'Orchestra e del Coro dell'Accademia a cui si unirà il Coro del Teatro San Carlo di Napoli guidato da Gea Garatti Ansini con la partecipazione del tenore Javier Camarena, al suo debutto a Santa Cecilia  A Berlioz, di cui ricorrono i 150 anni dalla morte (1869), dopo il recente concerto berlioziano diretto dal maestro Gardiner, nella prossima stagione al musicista, è dedicato un ciclo, Fantastico Berlioz con un altro concerto monografico diretto dal maestro Pappano, in cui si potrà ascoltare  l’Ouverture dall’opera Benvenuto Cellini e la Sinfonia Fantastica, mentre Mikko Franck, Direttore Ospite Principale, dirigerà Ouverture dall’opera Beatrice et Benedict, basata su Molto rumore per nulla di Shakespeare.

Nel 2020, ricorreranno i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, molte sue composizioni saranno eseguite nello svolgimento di entrambe le stagioni: l'Ouverture Re Stefano, con Pappano sul podio mentre per La Consacrazione della Casa ci sarà Tomáš Netopil. Lahav Shani, neo Direttore Principale della Israel Philharmonic e Direttore Ospite Principale dei Wiener Symphoniker, debutterà a Santa Cecilia dirigendo Emanuel Ax nel Concerto n. 5 "Imperatore. Gianandrea Noseda dirigerà il Concerto per violino con Leonidas Kavakos, che in due appuntamenti della Stagione da Camera eseguirà con Enrico Pace l’integrale delle dieci Sonate per violino e pianoforte. Evgeny Kissin sarà protagonista di un concerto monografico dedicato alle composizioni pianistiche di Beethoven, in programma le Sonate Appassionata, Patetica e Walstein e le Variazioni Eroica op. 35.

Bruno Cagli, recentemente scomparso, per due volte e a lungo Presidente-Sovrintendente dell'Accademia sarà ricordato con programma monografico su Rossini, compositore a cui dedicò molto del suo lavoro di musicologo. Il maestro Pappano dirigerà arie dalla Semiramide e dall’Otello, la Sinfonia da Ermione e la Messa di Gloria, che sarà incisa per Warner Classics, avrà nel cast Javier Camarena, che terrà anche una master class, con Lawrence Brownlee, Federica Lombardi, Teresa Iervolino e Carlo Lepore; nella stessa giornata, sarà presentata una pubblicazione degli studi rossiniani di Bruno Cagli. La musica sacra sarà molto presente nella Stagione 2019 dopo la Messa di Gloria di Rossini e la Grande Messe des morts di Berlioz dirette da Antonio Pappano, ci sarà la Buddha Passion di Tan Dun, che  tornerà sul podio di Santa Cecilia per presentare la sua composizione in prima italiana, e  la Messa da Requiem di Verdi diretta da Mikko Franck. Manfred Honeck, inoltre, dirigerà La Creazione di Haydn e Jakub Hrůša la Missa Glagolitica, capolavoro di  rara esecuzione con testo in antico slavo ecclesiastico di Leoš Janáček.

In chiusura di stagione Pappano dirigerà Diana Damrau nella Trilogia Tudor di Donizetti: arie da Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux. Tra gli altri interpreti che debutteranno ci saranno il violinista Emmanuel Tjeknavorian, diretto da Juraj Valčuha nel Concerto per violino di Kachaturian e Francesco Libetta con il Concerto per pianoforte K 488 di Mozart diretto da Tomáš Netopil. Per la prima volta arriveranno sul podio di Santa Cecilia, Susanna Mälkki, attuale direttore musicale della Helsinki Philharmonic Orchestra, una nuova presenza femminile come è stato nelle recenti stagioni, Antonello Manacorda e Michele Mariotti, due giovani direttori italiani, che hanno costruito con successo una solida carriera internazionale. Torneranno anche Valery Gergiev, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Pablo Heras-Casado e Gustavo Dudamel che porterà l'orchestra ceciliana in tournée in Italia: a Torino, Brescia e Rimini. Si aggiungerà alla altre turnèe che saranno guidate da Antonio PappanoDaniele Gatti. Saranno anche eseguiti i tre più significativi  balletti che Stravinskij scrisse per  la mitica compagnia creata da Djaghilev: Mikko Franck dirigerà la Sagra della Primavera, Daniele Gatti Petruška e Valery Gergiev l’Uccello di fuoco.

Spazio sarà dedicato alle composizioni contemporanee oltre a Buddha Passion con tre anteprime italiane, un’anteprima assoluta e il Concorso di composizione Luciano Berio. La composizione Triumph to exist del compositore finlandese Magnus Lindberg, legata al progetto europeo Music Up Close Network del quale l’Accademia di Santa Cecilia è capofila, sarà diretta dal tedesco David Afkham. Della compositrice finlandese Lotta Wennäkoski sarà presentata Flounce diretta da Susanna Mälkki. Nella Stagione da Camera l’Ensemble Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro, eseguirà Tre Sogni di Fabio Massimo Capogrosso, commissionata dall’Accademia di Santa Cecilia ed eseguita in prima assoluta nella sua nuova versione, oltre a composizioni di Donatoni, D’Amico, Francesconi, Franceschini e Vacchi.

Entrambe le stagioni ospiteranno leggendari pianisti come Maurizio Pollini, Martha Argerich, arriveranno anche pianisti di grande spessore interpretativo come Grigory Sokolov, Ivo Pogorelich, che ha suonato l’ultima volta a Santa Cecilia nel 2011 e inoltre Nikolai Lugansky, Beatrice Rana e Andrea Lucchesini che inaugurerà  la Stagione da Camera il 28 ottobre 2019 con un programma dedicato a Schumann. Nella Stagione Sinfonica ritornerà Stefano Bollani e debutteranno Igor Levit e il giovanissimo Alexander Malofeev. Sempre nella Stagione da Camera Giovanni Antonini proseguirà l'interessante ciclo Haydn 2032, che permette di ascoltare tutte le sinfonie del creatore di questa forma musicale. Gli Archi di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano, con la partecipazione del mandolinista Avi Avital, proporranno un programma vivaldiano, mentre Mario Brunello presenterà il suo progetto sulle composizioni di Bach per violoncello e violino, suonato con il violoncello piccolo. La conclusione della Stagione da Camera è imperdibile, Federico Maria Sardelli dirigerà una composizione tanto splendida quanto di raro ascolto la Juditha Triumphans di Vivaldi con L’Accademia Barocca di Santa Cecilia.

In concusione abbiamo notato con piacere la presenza delle istituzioni durante tutta la conferenza stampa nelle persone della sindaca Virginia Raggi, che affermato l'importanza culturale dell'Accademia e ha confermato il sostegno del Comune di Roma, che attualmente sostiene l'Accademia con 3,2 milioni di euro e di Alessandra Sartore, assessore della Regione Lazio alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, che ha affermato che  la cultura è considerata fondamentale per il progresso della regione e che l'attuale governo regionale finanzia diversi progetti, si è complimentata per l'attività culturale dell'Accademia in regione. Ci auguriamo che questi discorsi siano di buon auspicio e alle parole seguano i fatti anche in futuro.

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GN25 Anno XI 20 maggio 2019
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A chi volesse avere ulteriori informazioni sul programma, modalità di abbonamento e prezzi deglii abbonamenti e dei biglietti onsigliamo di consultare il sito dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia