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La vida breve di De Falla. Un dramma psicologico in musica
Ripresa di uno spettacolo dell'aprile 2010, il dvd edito da Unitel Classica e dedicato alla composizione La vida breve di Manuel de Falla, regala agli appassionati melomani una esecuzione di raffinata eleganza e di introspettiva messa in scena.
Lorin Maazel decide di sfoggiare tutto il proprio charme interpretativo e non solo tecnico-gestuale, facendo convergere il ritmo scenico, quasi una spirale inarrestabile, sulla vita, i pensieri, le riflessioni angosciate e i respiri della protagonista, Salud, alla quale dona ottima voce Cristina Gallardo-Domas.
Siamo in una città di Granada ben distante dalle rappresentazioni di eleganza e raffinatezza alle quali ci ha abituato una visione forse sin troppo folcloristica della Spagna. Nella Vida breve emerge, con sagacia, la vita di una donna derisa e trattata in maniera spietata da un amante che nulla offre alla sua cara, se non la profonda delusione di vederlo sposo ad un'altra. Paco non è, così, nemmeno parente del compare Turiddu mascagnano, bensì precipita nell'essere abbietto proprio in virtù della propria insipienza, rimanendo quasi un personaggio laterale alla vicenda.
In Salud, invece, si concentra tutto il dramma: sogno, desiderio, riflessione, tragica scoperta, follia, infine, e morte sconvolgono l'animo della giovane. Ed è, quello di De Falla, il descrivere con accenti e periodare arioso, il trambusto interiore dell'innamorata tradita.
Attorno alla sua vicenda si intrecciano altri personaggi, quasi in secondo piano. Mossi da accenti di contrizione e foga violenta, ma sterili, quasi, fini a sé stessi di fronte all'ondata di sentimenti che sconvolgono invece la mente della zingara.
È così una Spagna contorta, introversa, primitiva che scorre lungo l'opera, con richiami all'utilizzo della frase musicale legata alla parola che vedono in Debussy il grande faro, ma, parimenti, un uso personale dell'orchestrazione, rarefatta dove occorre, mai troppo vigorosa, sempre a sostegno della voce e del seguire col suono il percorso psicologico di Salud.
Ottimo il cast, soprattutto nell'interprete principale, Cristina Gallardo-Domas, nel coro ed orchestra della Comunitat Valenciana, condotti egregiamente da Lorin Maazel, evidentemente a proprio agio con questa tipologia di partiture.
La regia di Giancarlo Del Monaco ripete in parte altre sue produzioni: scene aperte, senza troppi elementi sul palcoscenico, colori vivi ed accesi, uso sforzato delle luci. Nel complesso una buona scelta, la sua, che si coniuga col dramma più psicologico che di avvenimenti reali. Anche se, forse, una maggior varietà di colori avrebbe reso meno greve la scena medesima.
Dvd ben curato, con sottotitoli in più lingue, ma non in italiano, e un agile libretto introduttivo, valido per incuriosirsi ed approfondire la conoscenza del grande compositore spagnolo.