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XVII° Amiata Piano Festival, arte e natura in armonia
È un Festival affascinante e insolito, perché si svolge nel selvaggio versante maremmano del monte Amiata e perché la direzione artistica di Maurizio Baglini a cui si affianca Silvia Chiesa, una coppia d’arte e di vita, entrambi musicisti in residenza al festival, può liberamente progettare e sperimentare grazie al mecenatismo raffinato della Fondazione Bertarelli di Maria Iris Bertarelli e Claudio Tipa, che ha compreso prima e incoraggiato poi un progetto innovativo.
Nel 2015 il Festival si è arricchito di uno splendido Auditorium d’avanguardia, disegnato dagli architetti Milesi&Archos, che si inserisce splendidamente nel paesaggio ed è dotato di una sala confortevole per gli spettatori e dotata di un’ottima acustica. Il programma di quest’anno è dedicato esclusivamente alla musica da camera e si articola in tre appuntamenti nei fine settimana estivi: Baccus, a fine giugno, Euterpe alla fine di luglio, Dionisus alla fine di agosto e poi il concerto natalizio del 10 dicembre.
Spicca il progetto di Louis Lortie concepito da tempo, ma rimandato per i noti problemi sanitari, l’esecuzione dell’integrale delle trascrizioni per pianoforte di Liszt delle sinfonie di Beethoven. Si inizierà con la trascrizione della Nona per due pianoforti eseguita da Lortie e Baglini, che inaugurerà il Festival. Il ciclo sarà articolato in due anni in cui saranno protagonisti giovani ma affermati pianisti allievi di Lortie e di Baglini: Victoria Vassilenko, Djordje Radewski, Salih can Gevrek e Sergey Redkin. Non ci sono discriminazioni sulla nazionalità come ha affermato Baglini, che ha sottolineato i sacrifici che questi giovani fanno, lavorando anche nella consegna del cibo per mantenersi ai corsi di perfezionamento.
Oltre al ciclo Beethoven e ai giovani il programma musicale si distingue per gli ampi orizzonti temporali delle composizioni a cominciare da le Cantigas del re-poeta Alfonso X El Sabio, che saranno proposte dal liutista serbo Aleksandar Sasha Karlić, storico collaboratore di Moni Ovadia ed esperto di musica mediorientale e cultura islamica, insieme al suo ensemble di musica antica Theatrum Instrumentorum.
Per arrivare a due appuntamenti di ricerca, in linea con le intenzioni del direttore artistico, una nuova e prima commissione Ecoconcerto per Paesaggio Sonoro del Gran Paradiso e Violoncello Solista, un progetto originale di Silvia Chiesa ed Enrico Montrosset, produttore cinematografico e sound designer valdostano. Ecoconcerto abbina a pagine del grande repertorio violoncellistico da Bach ai giorni nostri e vere e proprie improvvisazioni sul tappeto sonoro delle registrazioni del panorama sonoro del Parco del Gran Sasso, restituite attraverso l’elaborazione elettronica di Montrosset.
Inoltre nel concerto natalizio verrà presentato il Carnevale degli Animali di Saint-Saëns accostato ad Animalia di Carlo Boccadoro con un ensemble a dieci e voce recitante, che unirà sul palco Silvia Chiesa, Maurizio Baglini, Carlo Guaitoli, Roberto Ranfaldi, Roberto Righetti, Danilo Rossi, Amerigo Bernardi, Giampaolo Pretto, Luca Milani, Carmelo Gullotto e Riccardo Pratesi.
La musica da camera al centro del programma si caratterizza per la libertà di proporsi e di proporre dei musicisti, una libertà che è divenuta rara e preziosa nella programmazione concertistica, si può così creare quel dialogo e intreccio musicale fra ospiti e padroni di casa seguendo lo spirito amicale e conviviale della kammermusik.
Tra i programmi ricordiamo quello sul Novecento americano e italiano proposto da Maurizio Baglini e da Silvia Chiesa, che si è dedicata alla riscoperta di ogni repertorio del secolo scorso. La grande musica da camera romantica e ottocentesca è presente con il giovane e affermato pianista Gabriele Carcano, il violoncello di Luigi Piovano, Grazia Raimondi al violino, Silvio Di Rocco alla viola e al Quartetto di Venezia, che proporrà di Brahms il Quartetto per archi n.1 op. 51 e insieme a Maurizio Baglini il Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34.
Un insolito incontro sarà quello tra pianoforte e organo nel progetto di trascrizioni da Bach fino ai giorni nostri di Adriano Falcioni e Mariangela Vacatello, rispettivamente all’organo e al pianoforte. Tornerà la danza sempre in forma cameristica con il flamenco della danzatrice, performer e pianista di formazione, Karine Gonzalez, accompagnata al piano da Dimitris Saroglou su composizioni di De Falla, Turina e Albeniz, esempi di musica popolare ispiratrice dei compositori.