Supporta Gothic Network
No B Day 026

Supporta Gothic Network
Dal testo Moby Dick alla prova che Orson Welles ha riadattato dal romanzo di Herman Melville Moby Dick (Moby-Dick; or, The Whale) pubblicato nel 1851, il demiurgo Elio De Capitani ha riformulato, per il palcoscenico dell'Elfo Puccini di MIlano, questo romanzo dedicato alla relazione tra il mare ed il Capitano Achab, e tra lui e la grande balena bianca, soprannominata Moby Dick. La produzione di questo spettacolo di dimensioni corali vede associati il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ed è approdato al Teatro Vascello di Roma per un sold out dall'11 al 16 marzo.
La memoria di Nicola Calipari torna a vivere sul grande schermo con Il Nibbio, il film diretto da Alessandro Tonda che ripercorre le ultime settimane del dirigente del SISMI prima della tragica notte del 4 marzo 2005, quando venne ucciso dal fuoco amico statunitense mentre riportava in Italia la giornalista Giuliana Sgrena. La pellicola, interpretata da Claudio Santamaria nel ruolo del protagonista, si propone come un omaggio a una figura simbolo del sacrificio e della diplomazia, cercando di restituire un ritratto intimo e umano di Calipari.
Il Complesso Museale di Santa Maria della Scala dal 17 ottobre al 30 marzo 2025 ospita la mostra Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Banca Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi, a cura del Prof. Luca Quattrocchi, Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena.
La Brilliant Classics ha pubblicato un CD con un titolo insolito 3 x 7, tre sono i compositori, Igor Stravinskij, Erik Satie e Francis Poulenc e 7 sono gli strumenti, l’organico massimo in cui sono stati usati in modi differenti, nelle loro diverse opere.
Recensendo sul Corriere della sera questo libro di cui è autore Piero Marrazzo, intitolato Storia senza eroi, edito dalla casa editrice Marsilio, Roberto Gressi ha notato che si tratta di un’opera letteraria che aiuta a riflettere sulla natura umana di ciascuno di noi. Nella prima parte del libro, una confessione autobiografica dell’autore, con immagini letterarie indimenticabili, Marrazzo ricorda i dialoghi che ebbe, dopo che era accaduto lo scandalo da cui in modo devastante era stato investito, con la psicanalista Manuela, con cui aveva avviato un percorso sofferto e doloroso di recupero della sua identità.