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Accademia Filarmonica Romana. Omaggio a Lucia Ronchetti
Una delle voci più originali e personali della musica contemporanea italiana, compositrice dall’ampia formazione culturale, con prestigiose residenze artistiche al suo attivo e importanti collaborazioni con teatri e istituti europei, Lucia Ronchetti festeggia i suoi i cinquant’anni con il nuovo lavoro Ravel Unravel (2013) in Sala Casella giovedì 9 maggio alle ore 21 (via Flaminia 118) per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana.
Lavoro coprodotto da Amici della Musica di Ancona, Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Modena, music@villaromana di Firenze e Settembre Musica di Torino, Ravel Unravel è ispirato al Concerto per la mano sinistra di Ravel, su testo di Eugene Ostashevsky, con la drammaturgia di Guido Barbieri, interpretato dal duo Francesco Dillon-Emanuele Torquati voci, performers e rispettivamente violoncellista e pianista della nuova composizione. La serata sarà aperta da un incontro della Ronchetti con il pubblico coordinato da Guido Barbieri.
Ravel Unravel mette in scena il conflittuale incontro tra il pianista destinatario del Concerto (Paul Wittgenstein) e l’autore, in occasione di un’esecuzione privata che si tenne a Vienna il 30 gennaio 1932, quindici giorni dopo la prima. Ravel era stato assente all’evento e in quell’occasione ne ascoltò, con disappunto, la versione per due pianoforti, durante la quale l’interprete inseriva varianti che arricchivano la parte solistica e che l’autore non approvò.
«La scelta dell’organico – racconta Lucia Ronchetti – ha riguardato non tanto gli strumenti quanto piuttosto il violoncellista e il pianista: Francesco Dillon ed Emanuele Torquati, interpreti e dedicatari del lavoro. La personalità di Dillon e Torquati e la loro presenza scenica mi hanno permesso di realizzare una partitura complicatissima dal punto di vista tecnico. Torquati esegue frammenti tratti sia dalla parte dedicata alla sinistra del concerto di Ravel che dalla riduzione per piano della parte orchestrale.
Dillon è un Ravel che si esprime attraverso l’archetto: il suo violoncello parla, impreca, accusa, cita il concerto stesso, ma anche sviene e perde controllo e memoria durante la performance. Entrambi recitano un testo scritto dal poeta russo americano Eugene Ostashevsky che ricostruisce il dialogo realmente avvenuto tra Ravel e Paul Wittgenstein in forma di libretto, tenendo conto della biografia e del passato e futuro dei due personaggi, alla luce di alcune riflessioni di Ludwig Wittgenstein (fratello di Paul) riguardanti l’incomunicabilità. Guido Barbieri cura la drammaturgia della voce e del suono.
Dato che la scena di questa pièce rappresenta il concerto privato in cui si incontrarono Ravel e Wittgenstein, la scena in effetti è semplicemente una normale scena di concerto. Dillon e Torquati sono dunque chiamati a generare la drammaturgia attraverso la loro performance. Il pubblico percepirà non solo la presenza di un violoncellista ed un pianista, ma anche di Ravel e Wittgenstein stessi. In questo senso Ravel Unravel è un tentativo di teatro implicito nel concerto, una “Action concert piece” che sfrutta la teatralità della performance classica con evidenti riferimenti ai lavori di teatro in concerto di Kagel, Bussotti, Aperghis e Battistelli».
Sala Casella, giovedì 9 maggio ore 21
Omaggio a Lucia Ronchetti
Francesco Dillon, violoncello
Emanuele Torquati, pianoforte
Lucia Ronchetti
Ravel Unravel (2013)
action concert piece dal Concerto per la mano sinistra di Maurice Ravel
musica di Lucia Ronchetti
testo di Eugene Ostashevsky
drammaturgia di Guido Barbieri
voci e performance di Francesco Dillon e Emanuele Torquati
Biglietti: posto unico 10 euro
Info: Tel. 06-3201752 – email: promozione@filarmonicaromana.org