Grecia. Chiusura della tv nazionale ERT

La chiusura, senza preavviso, del gruppo audiovisivo pubblico ERT da parte del governo greco costituisce un pericoloso precedente nella storia delle nostre democrazie moderne. La natura estrema del caso greco non fa che rivelare, sfortunatamente, una tendenza crescente a rimettere in discussione il servizio radiotelevisivo pubblico in numerosi paesi dell’area euro-mediterranea

Dinanzi alle difficoltà economiche, il servizio pubblico viene sempre più considerato come una semplice variabile di assestamento budgetario, malgrado il ruolo civico e democratico che esso è chiamato a svolgere.

A cospetto di questa situazione, noi, professionisti dell’audiovisivo, protestiamo solennemente contro la chiusura dell’ERT e riaffermiamo con forza la necessità di difendere il ruolo delle radiotelevisioni pubbliche, garanti non solo del pluralismo dell’informazione, ma anche del finanziamento e della diffusione di una creazione ricca e diversificata.

Nel momento in cui i creativi d’Europa si mobilitano per difendere l’eccezione culturale, non lasciamo l’audiovisivo nelle mani delle sole leggi di mercato.

Ultim'ora:

ERT deve tornare a trasmettere. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, il supremo tribunale amministrativo greco, sospendendo il decreto governativo di chiusura della televisione pubblica.

Accolto, dunque, il ricorso del sindacato dei dipendenti: il canale rimarrà attivo “in maniera temporanea”, fino alla costituzione, per via legislativa questa volta, di un nuovo organismo pubblico.”

http://it.euronews.com/2013/06/17/grecia-la-decisione-dei-giudici-ert-to...