Supporta Gothic Network
Orchestra Roma e Lazio in tournée con Federico Mondelci
Dal 15 al 26 luglio 2011 nove concerti in nove diverse località delle cinque province della regione con l'ORL-Orchestra di Roma e del Lazio, diretta da Federico Mondelci, che naturalmente suonerà anche il sax, lo strumento che l'ha reso famoso in campo internazionale. Il programma getta un ponte tra Italia e America, accostando le musiche scritte da Ennio Morricone e Nicola Piovani per alcuni celebri film al jazz di Duke Ellington e concludendo con Four pictures from New York di Roberto Molinelli, che coglie lo spirito musicale della grande mela, dove si annullano le barriere tra musica colta e musica di consumo, tra tradizione europea e altre tradizioni, a cominciare naturalmente da quella afroamericana del jazz.
Federico Mondelci è un sassofonista di livello internazionale che si è esibito nelle sale da concerto più prestigiose tra cui il Teatro alla Scala, la Carnegie Hall di New York, la Filarmonica di San Pietroburgo. Accanto alla carriera solistica affianca un’importante attività di direttore d’orchestra collaborando con solisti di fama internazionale come Ilya Grubert, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara e Luisa Castellani. E’ inoltre fondatore dell’Italian Saxophone Quartet che dal 1985 si esibisce con successo in ambito internazionale.
Per entrare nello spirito di questo concerto dove si mescolano generi e stili all’apparenza eterogenei bisogna proprio partire dal titolo, "Un italiano a New York". Non bisogna però mettersi nei panni di un italiano ‘generico’, che visita la Grande Mela e rimane stupefatto da tutto ciò che vede o che sente. Bisogna invece identificarsi con un musicista o un musicofilo di formazione ‘classica’, abituato, da buon europeo, a distinguere nettamente generi, forme e ambiti della musica, difendendo la ‘classica’ in un’oasi protetta da ogni possibile contaminazione sonora. E che, giunto a New York (o in un’altra delle altre metropoli dell’est o dell’ovest), vede crollare in un attimo tutte le sue convinzioni e scopre che, in quella città centro del mondo, la distinzione non è più tra generi, ma tra la musica che vale davvero e che lascia un segno immortale dietro di sé e quella che vive solo lo spazio di una stagione. Chi non ricorda, ad esempio, che Leonard Bernstein, autore di musical che hanno fatto la storia del genere, ha lasciato indimenticabili interpretazioni delle sinfonie di Beethoven? E che è ancora oggi difficile, per noi, collocare l’attività di autori quali Gershwin o Copland? Certo, a questo punto in nostro ‘italiano a New York’, se è un vero musicista, non può che cominciare a guardare il mondo musicale in modo nuovo, ricordandosi improvvisamente che la parola “classico”, attribuita dai frequentatori dei concerti alla musica collocata tra la metà del Settecento e l’inizio Novecento, significa invece, etimologicamente “degno di fede” e “testimonianza autentica”, e che quindi vale per tutti i generi musicali, non solo per uno.
Ecco così che le colonne sonore di Ennio Morricone o di Nicola Piovani (che non a caso hanno ricevuto l’Oscar per il loro lavoro) da Nuovo Cinema Paradiso a La Leggenda del Pianista sull’Oceano, da La vita è bella al Marchese del Grillo, entrano di diritto nella sala da concerto, adattate appositamente per il solista che le presenterà qui, e diventano simbolo stesso della capacità evocativa della musica per il grande schermo. O ancora, ecco che il jazz da musica di consumo e di sottofondo diventa, nelle mani di artisti come Duke Ellington, esempio perfetto della capacità degli statunitensi di aggiornare i linguaggi e l’uso degli strumenti.
Ed ecco, infine, Roberto Molinelli, che ha saputo cogliere integralmente questo spirito ‘senza barriere’ nella ormai ‘storica’ Four Pictures from New York che, in un viaggio musicale tra descrittivismo e sentimento, jazz e tango, è la risposta, ogni volta stupita, di un europeo di fronte alla musica e allo spirito del Nuovo Continente.
Biglietti: prezzo unico 5 euro (in vendita sul luogo del concerto da un'ora prima dell'inizio) www.orchestradellazio.it