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Teatro Coliseu do Porto. Eleonora Paterniti firma una regia di successo de La Traviata
Non è cosa di tutti i giorni assistere ad una standing ovation, soprattutto se siamo al Teatro Coliseu, l’unico della città di Porto in Portogallo a vantare un cartellone lirico: 3000 spettatori, ancor prima che il direttore José Ferreira Lobo conducesse le battute finali, erano già in piedi ad acclamare il successo di una delle opere più amate dal pubblico di tutto il mondo, “La Traviata” di Giuseppe Verdi.
Nel panorama delle celebrazioni verdiane “La Traviata” andata in scena al Teatro Coliseu do Porto il 5 aprile scorso occupa una posizione speciale: cast giovanissimo e regia firmata dall’italiana Eleonora Paterniti, un nome già noto al di fuori dei confini nazionali. La sua collaborazione con il Coliseu ed in particolare con il maestro Ferreira Lobo è iniziata nel 2010 ed è davvero intensa.
Sono sue le regie, inoltre, andate in scena al Teatro Politeama di Palermo: “La Rondine” di G. Puccini con la partecipazione di Sergio Castellitto e “Candide” di L. Bernstein con Luca Zingaretti. Con il maestro Gianluigi Gelmetti ha, fra l’altro, inaugurato la stagione 2013/2014 del Teatro Verdi di Trieste in coproduzione con l’Opéra di Montecarlo con un allestimento de “Il Corsaro” di Verdi
Autrice del programma Mettiamoci all’Opera in onda su RAI 1, per usare le parole del direttore Ferreira Lobo, Eleonora Paterniti is creative.
Il suo obiettivo nell’allestimento portoghese «è stato quello di raggiungere un equilibrio tra le varie parti: tra voci “fresche” (Cristiana Oliveira e Giacomo Patti vestivano per la prima volta i panni di Violetta e Alfredo) e voci “mature”, tra le qualità vocali e l’espressività teatrale, ponendo molta attenzione sulla caratterizzazione dei personaggi».
La squadra di Eleonora Paterniti è tutta italiana: lo scenografo Tommaso Lagattola (direttore degli allestimenti scenici del Teatro Petruzzelli di Bari) e il suo collaboratore Emanuele Sinisi, il costumista Giuseppe Palella, il light designer Michele Vittoriano, il coreografo di fama internazionale Mvula Sungani, l’étoile Emanuela Bianchini, il primo ballerino Gianluca Lanzillotta.
L’allestimento di Porto ha così dato ampio spazio alla tradizione italiana fornendo un importante terreno di scambio culturale ad alcuni dei nostri migliori giovani professionisti.
Il Coliseu do Porto rappresenta una realtà in pieno fermento, uno di quei luoghi dove si può dire che le cose “accadono”. José Antonio Ferreira de Barros, Presidente del teatro, e José Ferreira Lobo, fondatore oltre che direttore artistico e musicale dell’Orquestra do Norte, una delle migliori orchestre portoghesi, sono riusciti a tracciare un disegno culturale che ha il suo punto di forza nella creazione di una stagione lirica.
Coliseu oltre ad ospitare eventi internazionali, dalla musica pop alla danza classica, dal circo al cinema, sarà quindi un centro di produzione lirico-sinfonica che darà la possibilità ai giovani artisti portoghesi di formarsi e crescere professionalmente oltre che di confrontarsi con i protagonisti del panorama artistico europeo.
Al Teatro Coliseu nel frattempo continuano le celebrazioni verdiane, il prossimo appuntamento con il grande maestro di Busseto è il 7 giugno con la “Messa da Requiem”, direttore José Manuel Pinheiro, Ensemble vocale Pro Musica, Orquestra do Norte.