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Ubu Libri dona libri al Teatro Valle Occupato
Si percepisce di un’ occupazione un certo carattere di provvisorietà; una biblioteca esprime invece un’ idea di permanenza. La casa editrice Ubulibri (che dagli anni Settanta è stata progetto e impresa editoriale di Franco Quadri) ha deciso di donare agli occupanti del Teatro Valle una biblioteca di testi teatrali e dello spettacolo editi da Ubulibri in questi anni.
Thomas Bernhard, Jan Fabre, Bernard-Marie Koltès, Lars Norén, Rafael Spregelburd, Ingmar Bergman, Gilles Deleuze, Tadeusz Kantor, Peter Brook, Konstantin Stanislavskij...
I volumi delle collane I testi, I Cahiers di teatro, I libri bianchi, I libri neri, I libri quadrati; il Patalogo, che da trentadue anni registra la vita teatrale italiana e straniera di un anno intero... I testi di drammaturgia di Fausto Paravidino, Annibale Ruccello, Edoardo Erba, Enzo Moscato, Ugo Chiti, Antonio Tarantino... E i libri che raccontano l’ Ecole des Maîtres, le idee e i manifesti per un teatro nuovo e internazionale, i grandi temi dell’ innovazione e delle utopie teatrali: il lavoro, le riflessioni, i testi programmatici di artisti, pedagoghi, esperti, studiosi che hanno firmato la migliore produzione di editoria teatrale e di spettacolo della Ubulibri. La drammaturgia italiana e internazionale che Franco Quadri in molti anni ha caparbiamente valorizzato e promosso in Italia, potrebbe essere scrittura coerente per una programmazione d’ autore come quella rivendicata per il Valle futuro.
Jacopo e Lorenzo, i figli di Franco Quadri, scomparso solo pochi mesi fa, con la biblioteca di oltre 200 libri Ubu lasciano agli artisti e ai professionisti del teatro che occupano il Valle, una testimonianza di solidarietà e adesione, che vuole essere anche invito al consolidamento di questa esperienza.
Quella tra Franco Quadri, la sua casa editrice Ubulibri e le istanze, le speranze, che accompagnano la protesta del Valle, è una vicinanza sostanziale. In tutta la sua vita e con ogni aspetto della sua attività, Franco Quadri ha sempre insegnato a guardare al teatro con apertura alle condizioni di lavoro dei suoi artefici e alle richieste di indipendenza e autonomia del sistema teatrale, sempre attento a nuove possibili aperture e condivisioni: un sistema teatrale da rinnovare continuamente, che porti di nuovo al centro l’ artista, lo spettatore, un progetto d’ arte, oggi marginalizzati a causa della deriva culturale di questi anni.
Edizioni Ubulibri
Via B. Ramazzini, 8
20129 Milano
www.ubulibri.it