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La casa editrice Becco Giallo presenta un libro imperdibile per i fanatici delle serie tv di culto ma anche per chi vuole saperne di più sull'argomento: Il mio primo dizionario delle serie tv cult, scritto a quattro mani da Matteo Marino e Claudio Gotti.

Sono ormai diversi anni che anche nel nostro Paese escono periodicamente dei libri dedicati alle serie tv, ma questa opera a sei mani, visto che ai due autori bisogna aggiungere gli originali disegni di Daniel Cuello, a cominciare dalla copertina in cui bisogna divertirsi a indovinare tutte le citazioni, si distingue perché sceglie di esaminare solo alcune serie, non tutte, a partire dalla rivoluzione introdotta da David Lynch con Twin Peaks nel 1990 ad oggi.

Sono comunque tanti i titoli presenti, con anche alcuni exploit italiani come Gomorra, Boris e Romanzo criminale, senza dimenticare cult di fantasy e fantascienza come Battlestar Galactica, The X-Files, Buffy, Doctor Who, Lost, Penny Dreadful e Il trono di spade, storie al femminile come Desperate Housewives, Sex and the city e Orange is the new black, thriller come CSI, Dexter e True detective e serie che citano altre serie e il fandom quali The Big Bang Theory.

Per ogni serie c'è una scheda con un'introduzione, un esame dei personaggi e delle tematiche, un richiamo agli sceneggiatori e al fandom e il ricordo di quando la serie ha "saltato lo squalo", cioè ha preso una parabola discendente, come accadde nell'episodio di Happy Days in cui Fonzie voleva saltare appunto uno squalo e da cui iniziò un calo qualitativo degli episodi.

Un libro molto interessante, innanzitutto per chi è appassionato di queste serie, magari anche solo di alcune di esse, ormai in parte classici che hanno cresciuto più di una generazione, ma anche un modo per mettere i puntini sulle i e far scoprire in maniera concisa ma efficace tutti gli universi catodici che hanno avuto per protagonisti personaggi ormai entrati nel mito e storie che hanno saputo mostrare che esistono tanti tipi di narrativa di qualità, anche attraverso lo schermo  televisivo. Per nostalgici, appassionati, curiosi e tanto altro ancora.