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Quintorigo. Una Highway Star di archi
Suoni vivi, archi ridondanti che si flettono come corde di chitarre scosse da brividi sperimentali i Quintorigo. Un gruppo oltre le righe che però ha scelto di affidarsi allo spartito ed agli studi di conservatorio invece che al solito basso-chitarra-batteria di popolare lignaggio.
Un elettroshock di canzoni che scuote già al quindicesimo minuto di un concerto iniziato puntualmente alle 22.15 al Circolo degli Artisti. Segue una splendida versione melodica e al rallentatore di Heroes di David Bowie quasi del tutto irriconoscibile. Rotondeggiante e swingata, dona ampio spazio al sax di Valentino Bianchi di cui risuona sonoro l’assolo.
Un brano incredibile è invece il passaggio orientale tra la voce filtrata di Luca Sapio, cantante degli ultimi Area, ed i ritmi sincopati tradotti in continue variazioni che come intervallo si compongono dello stormire di uccelli in volo frammisto allo scrosciare di una pioggia estiva, quasi perdutasi al centro della luce.
Luca Sapio voce maschile che sostituisce John Di Leo, storico e mai dimenticato cantante dei Qintorigo convenuto alla carriera solista, permette delle elaborazioni, come nella raffinatissima e speed cover di Highway Star, estremamente trascinanti. Contrabasso (Stefano Ricci), violoncello (Gionata Costa) e violino (Andrea Costa) amplificati e dal suono ridondantemente stringato irrompono su una scia di velocità che nemmeno l’originale si sarebbe permesso.
Nel loro ultimo disco Le Origini, che raccoglie tutti i loro successi ed è uscito da poco, la voce di Sapio ripropone Bentivoglio Angelina, ascoltata in concerto, oppure il singolo d’esordio a Sanremo del 1998 che li ha resi noti al pubblico, la sincopata e demenzialmente ricca di senso che è Rospo.
Un altro motivo della eterogeneità dei Quintorigo è l’album dedicato al genio di Charlie Mingus con Luisa Cottafavi alla voce ed intitolato Quintorigo Play Mingus. A ricordare quanto le influenze jazz siano fondanti per questo gruppo che si è aggiudicato il premio Formazione dell’anno per Top Jazz ed in estate si recherà ad Umbria Jazz per omaggiare il Maestro dell’hard bop.