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Romaeuropa. Zappa ed il suo squalo giallo assolutamente "free"
L'ultimo album di Frak Zappa fu intitolato The Yellow Shark, lo squalo giallo con cui nel 1993 diede addio a tutti non prima di una serie di concerti leggendari proprio nella Mitteleuropa con Peter Rundel che ora lo omaggia, a 25 anni dalla scomparsa, insieme all’ensemble da camera Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, specializzato nel repertorio del XX secolo, che il compositore, in questa suite, ripercorre senza sosta, da Berio a Bernstein, passando per Luigi Nono e addirittura le asperità di Strawinskij, dei suoi scherzi, che si delineano tra i quartetti d'archi e gli ottetti. In Sala Sinopoli al Parco della Musica lo scorso 10 ottobre, si è riproposta uan serata storica.
Certo che il pubblico che conosce bene Zappa e le sue radici multimusicali non si sarà stupito della dimensione tutta Novecentesca del suono, ma siamo altrettanto sicuri che chi è venuto ad ascoltare il concerto senza avere occhi aperti sulla classica contemporanea o perlomeno sui musical di Bernstein che con West Side Story ha inaugurato venerdì 12 ottobre la nuova stagione 2018-2019 dell'Accademia di Santa Cecilia, sia rimasto piuttosto stupito del "sound" e della selezione di brani che, per lo piu', nonostante gli applausi del pubblico ad ogni spegnersi delle luci, erano un vero e proprio "continuum" sinfonico.
Si rimane quasi sconcertati dalla bellezza dell'improvvisazione continua a partire dall'Ouverture cond, con le sue asincronie da free jazz e John Zorn ben miscelati; fino alla chiusura incredibile di G-Spot Tornado: una dimensione altra che in una ventina di pezzi ha sciorinato il sapere biblico della musica dallo stato brado alla compiutezza sinfonica, senza mai trascendere un percorso di assoluita completezza, quasi un eterno ritorno di quella creazione ex novo che sembra aver preso il posto di qualsiasi logica che non appartenga alla concentrazione.
La ventina di pezzi di The Yellow Shark quindi si dispongono nelle nostre orecchie come una miscela esplosiva che sembra risuonare sempre come avanguardia musicale, che sia Pound for Brown (che risale agli anni ‘50), oppure Outrage at Valdez, od ancora le "canzoni" rock come Uncle Meat, 1969; Roxy & Elsewhere, 1974; Jazz from Hell, 1986. Un entusiasmo incredibile che ha finito per far scrosciare il pubblico in applausi a richiamare bis accolti da Rundel e dalla sua orchestra, quasi una Big Band, per ben due volte sul palco, mai lasciato in verità.