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AnnoZero conferenza di Santoro in RAI
Michele Santoro in RAI martedì 22 settembre 2009 alla conferenza stampa di presentazione del suo programma AnnoZero a due giorni dalla messa in onda, fa molte domande, una fra tutti: “Perché un programma che va avanti con le sole entrate pubblicitarie ed il 18% di share pone ancora dei dubbi?”
La nuova serie di AnnoZero sarà trasmessa da giovedì 24 settembre alle 21 su RAI2 e ancora Marco Travaglio non ha potuto firmare il contratto perché domani si riunisce l’Authority dell’Agcom (peraltro composta tutta da ex deputati, ricorda Santoro, perché di nomina diretta dei partiti) ed allora si saprà se una delle “punte” del programma avrà il permesso di svolgere la sua analisi dei fatti in seno al programma. Santoro anche di questo si domanda il perchè, come pure Travaglio che aggiunge:
"Mi sento mortificato, ho ricevuto complimenti sia da Montanelli sia da Biagi, credendo di essere un giornalista valido. Ora sento invece che mi si tratta peggio di Vallanzasca – anche se incensurato! Domani in ogni caso uscirà anche il mio nuovo giornale “Il fatto”, ne parleremo senza ce(n)sure."
Santoro dalla sua afferma: “AnnoZero coincide con Travaglio quindi non si andrà in onda senza di lui”. Il Direttore di RAI2 Liofredi invece continua con la linea della richiesta di permessi “preventivi” ed allora io chiedo:
”Quindi lei come Direttore non ha il potere di permettere la messa in onda della trasmissione? E soprattutto, perché si ferma una trasmissione che ha tutto l’appoggio dell’opinione pubblica, che invece non viene garantita tantomeno informata, sia sul giorno della messa in onda sia sui video promozionali che sono andati solo sulla Rete? La RAI non è forse sostenuta dai soldi del canone e quindi deve rispettare queste scelte?”
Proseguo visto che sanno cosa rispondere alle domande sia Liofredi sia l’altra delegata della RAI: “Non è che quello che dà fastidio di Travaglio è proprio l’analisi dei fatti mancante in altre trasmissioni e non è vero forse che quel contraddittorio che si dice mancare per Travaglio è invece presente per l’intera serata?”.
Risposte non ne ottengo forse perché non ce ne sono. A parte quella di Liofredi che “avrebbe preferito un altro tipo di trasmissione, diversa di certo da quella di Santoro”.
Santoro riprende anche alla domanda sulla sua troupe da parte di Enrico Paoli di Libero, e spiega come sia la stessa da anni e chiedere di cambiarla sarebbe come chiedere ad un regista di film di prendere gli operatori da un appalto e non coloro con cui si è gestito un rapporto di fiducia e di stima da anni.
Ancora sulla mancata pubblicità e informazione sul programma e la messe di difficoltà che sta incontrando l’intera sua squadra a due giorni dalla trasmissione, Santoro ribatte: “Questo accade perché noi siamo oggetto di una politica di “respingimento” nonostante le sentenze favorevoli della Legge che mi hanno dato ragione. Inoltre voglio ricordare che l’Agcom può intervenire solo “dopo” che c’è stato il fallo e non “prima”: i giornalisti non chiedono prima all’Agcom se possono pubblicare una notizia: la pubblicano direttamente senza scaricare altrove le proprie responsabilità. Soprattutto non può dire chi può fare una trasmissione e chi no, può solo sanzionare eventuali “falli””
“Ricordo poi” continua Santoro, “come nel 2001 la sanzione per Raggio Verde sui crimini di guerra a Gaza, che abbiamo denunciato, sulla quale avevamo ragione noi, come sentenzia l’ONU nella sua dichiarazione del Giudice Richard Goldstone di origine ebrea”.
Noi crediamo che anche questa volta avrà ragione e vincerà, nei termini di giustizia e di legge tuttora garantiti da questo stato democratico, contro qualsiasi conflitto d’interesse.
Livia Bidoli