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ARTESCIENZA 2016. Light Music
Ultimo appuntamento per il Festival ArteScienza la rassegna internazionale di arte, musica e scienza, organizzata dal Centro Ricerche Musicali – CRM. Al Teatro Ruskaja dell’Accademia di Danza (Largo Arrigo VII, 5) venerdì 4 novembre (ore 20.30) sarà rappresentata Light Music, opera multimediale del compositore e film-maker Thierry de Mey.
Artista che ama nei suoi lavori far dialogare la musica con la danza, il video e vari processi interattivi – importanti le collaborazioni con coreografi come Anne Teresa Keersmaeker, Wim Vandekeybus e sua sorella Michèle Anne De Mey, o ensemble internazionali quali Quartetto Arditti, Hilliard Ensemble, London Sinfonietta – Thierry de Mey ha realizzato Light Music nel 2004, prodotto dal Grame di Lione e Charleroi-danses di Bruxelles. Ne saranno protagonisti il performer Jean Geoffroy – direttore artistico del prestigioso ensemble Les Percussions de Strasbourg e docente del Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi - e Christophe Lebreton, ingegnere del suono. Si tratta di una sorta di “partitura gestuale” che prende in considerazione la potenza espressiva del gesto che si interfaccia nella perfomance con una piattaforma software, il Light Wall System, un utile supporto tecnologico per la creazione artistica. Con questa stessa piattaforma si confronteranno giovani compositori e danzatori nella due giorni di masterclass all’Accademia di Danza il 3 e 4 novembre a ingresso libero, aperta ad artisti e studenti di ogni disciplina (musicisti, compositori, danzatori, coreografi, sound designer). Alcuni dei lavori elaborati durante la masterclass, saranno poi rappresentati in occasione della performance del 4 novembre.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Festival Emufest 2016 organizzato dal Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, con l’Accademia Nazionale di Danza e i Conservatori di Parigi e Lione, ed è promosso e sostenuto dal MIUR, dall’Ambasciata di Francia in Italia, e dal Centro Ricerche Musicali di Roma.
Il festival ArteScienza è realizzato con il contributo di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale ed è inserito nell’edizione 2016 dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città: “Roma, una Cultura Capitale”
Master class ingresso gratuito. Richiesta prenotazione info@crm-music.it
Concerto Biglietto € 10, ridotto studenti e > 65 anni € 7, ridotto partecipanti masterclass € 2)
Informazioni www.artescienza.info; www.facebook.com/artescienzacrm, tel 06 45563595
TEATRO RUSKAJA
3 novembre 2016 Ore 10.00 – 13.00 e ore 14.30 - 17.30
JAMES GIROUDON
“Su Light Music di Thierry de Mey e le sue interfacce”
CRISTOPHE LE BRETON – JEAN GEOFFROY
“I sei momenti di Light Wall System : Lateralizzazione, Spazializzazione, Granulazione, Partitura, Rimanenza, Silenzio” (I parte)
Esercizi
4 novembre Ore 10.00 – 13.00 e ore 14.30 - 16.30
CRISTOPHE LE BRETON – JEAN GEOFFROY
“I sei momenti di Light Wall System : Lateralizzazione, Spazializzazione, Granulazione, Partitura, Rimanenza, Silenzio” (II parte)
Esercizi
PERFORMANCE
4 novembre ore 20.30
THIERRY DE MEY
Light music per un performer, luci e Light Wall System (versione speciale per ArteScienza)
Brani selezionati tra i partecipanti alla master class per Light Wall System
Thierry de Mey
Nato nel 1956, è compositore e film-maker. Un sentimento istintivo per il movimento guida tutto il suo lavoro permettendogli di integrare e far interagire diverse discipline. Gran parte della sua produzione musicale è legata alla danza e al cinema. Collabora con coreografi come Anne Teresa Keersmaeker, Wim Vandekeybus e sua sorella Michèle Anne De Mey. La sua musica è eseguita dai maggiori ensemble internazionali tra cui Quartetto Arditti, Hilliard Ensemble, London Sinfonietta, Ensemble Modern e Orchestra Sinfonica di Lille. Le sue installazioni, in cui musica, danza, video e processi interattivi, coesistono, sono state presentate in occasione di eventi quali le Biennali di Venezia e Lione e in molti musei. I suoi lavori hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali (Bessie Awards, Eve du Spectacle, Forum dei compositori dell’UNESCO, FIPA …). E’ attualmente artista associato a Charleroi Danses, il Centro Coreografico della Federazione Wallonia-Bruxelles.
Jean Geoffroy
Dopo gli studi al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica - CNSDM di Parigi, dove gli viene assegnato il 1^ premio per la Percussione, l’artista ha saputo inventarsi un percorso personale nel mondo della percussione. Timbalista solista dell’Ensemble Orchestral de Paris, dal 1985 al 2000, solista dell’ensemble di musica contemporanea “Court Circuit”, gli vengono dedicate molte opere con prime esecuzioni da compositori come Malec, Campana, Durieux Dubedout, Gratzer, Huriel, Leroux, Mantovani, Naon, Paris, Tosi. E’ invitato come solista presso i più prestigiosi festival d’Europa. Infaticabile interprete quando si tratta di dar vita ad una nuova opera collabora, dal 2006, con il compositore Michelangelo Lupone allo sviluppo di tecniche performative su strumenti aumentati a membrana “Feed-Drum” (CRM). Ha eseguito per primo nel 2006, “GranCassa. Canto della materia” per Feed-Drum del compositore, una commissione dello Stato francese. Tiene regolarmente masterclass di perfezionamento in Europa, Asia, America. Appassionato pedagogo, è autore di numerose pubblicazioni didattiche e in particolare di un manuale di percussioni “La classe de percussion, un carrefour” pubblicato da la Cité de la Musique. Ha insegnato al CNSDM di Parigi, alla HEM di Ginevra. Attualmente insegna al CNSDM di Lione. Ha partecipato alla realizzazione di una ventina di dischi. Dal 2015 è direttore artistico del prestigioso ensemble Les Percussions de Strasbourg.
Cristophe Le Breton
Dopo gli studi musicali e un training scientifico si è unito al GRAME nel 1989. Ha lavorato per la ricerca e sviluppo di nuovi tools per la creazione musicale confrontandosi quotidianamente con le diverse esigenze delle produzioni contemporanee: grandi eventi, concerti internazionali, installazioni sonore, dischi…
Dal 2003 lavora, in particolare, alla motion capture e alla “scena aumentata”. Ha esperienza di ciò che definisce instrumental set design ed è interessato in ogni arte dove ricerca e sviluppo sono connessi.