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  • L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura le celebrazioni per i duecento anni dalla nascita di Anton Bruckner (1824-1896), tra i massimi sinfonisti di sempre, con il primo appuntamento dedicato al compositore in programma giovedì 18 gennaio alle 19.30 (repliche venerdì 19 gennaio ore 20.30 e sabato 20 gennaio ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), mentre il 23, 24 e 25 maggio sarà Semyon Bychkov a salire sul podio dell’Orchestra ceciliana per il secondo concerto di stagione dedicato a Bruckner, di cui verrà eseguita l’Ottava Sinfonia.

  • Il primo appuntamento con la danza nel 2024 per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana sarà al Teatro Olimpico da venerdì 19 gennaio (ore 20.30) con la Cenerentola del regista e coreografo Luciano Cannito, prodotta da Fabrizio di Fiore per Roma City Ballet Company, una delle più recenti formazioni italiane, composta esclusivamente da artisti selezionati con audizioni internazionali, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale.

  • L'inedita regia a quattro mani di Andrea De Rosa e Carmelo Rifici porta in scena la figura di Galileo Galilei e il rapporto tra conoscenza, scienza e tecnologia, Processo Galileo, uno spettacolo che ci invita a riflettere sul rapporto che abbiamo con la verità scientifica, sulla relazione tra scienza e potere e infine sul concetto del mistero, qualcosa che percepiamo, ma ancora non conosciamo, qualcosa con cui il teatro si trova da sempre ad avere a che fare.

  • Giovedì 11 gennaio ore 19.30 (repliche venerdì 12 gennaio ore 20.30 e sabato 13 gennaio ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) torna a Santa Cecilia uno dei direttori più amati dal pubblico romano, Myung-Whun Chung, già Direttore Principale dell’Orchestra ceciliana dal 1997 e dal 2005, e da allora ospite abituale della Fondazione.

  • Torna a Santa Cecilia Arcadi Volodos, «un poeta della tastiera senza pari», come è stato definito dal quotidiano inglese “The Indipendent”.

  • «Una grande allegoria delle forze che si contendono l’umanità». Sono le parole con cui il regista Damiano Michieletto descrive Die Zauberflöte (Il flauto magico), il celebre Singspiel di Mozart che arriva all’Opera di Roma dal 13 al 21 gennaio 2024.

  • Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta…perché solo così ci si allontaAntonio na. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo.

  • Il 7 gennaio alle ore 11 in Sala Sinopoli (Auditorium Parco della Musica), nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze in cui Corrado Augias e Aurelio Canonici raccontano i legami profondi tra una composizione musicale e il periodo in cui venne scritta. Il primo appuntamento del nuovo anno è dedicato ad uno dei massimi capolavori sacri di ogni tempo, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, originariamente concepita per commemorare la morte di Rossini (1868).

  • Torna sul grande schermo della Sala Santa Cecilia Amadeus, pellicola cult girata nel 1984 dal regista ceco Miloš Forman (giovedì 4 gennaio ore 19.30, venerdì 5 gennaio ore 20.30, domenica 7 gennaio ore 18, Auditorium Parco della Musica), che con questo film ha contribuito a rendere ancora più nota la figura e il nome di Mozart.

  • L’Opera di Roma conclude il 2023 con un eccezionale successo di pubblico: sono state più di 250mila le persone che hanno assistito con un biglietto a pagamento agli spettacoli della Fondazione Capitolina nelle sue sedi. Il numero di spettatori è passato da 218.489 nel 2022 a 250.216 nel 2023, un incremento del 14,5%.