IUC. Masleev vince il Čajkovskij ed inaugura la primavera del piano

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Livia Bidoli

Dal gelo della Siberia nasce il giovane talento russo, Dmitry Masleev, che ha vinto il premio del XV Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca, sezione pianoforte ed ha assicurato alla IUC il primo marzo, con il suo debutto, una serata strabiliante di estremo virtuosismo e decisa perfezione nell'affrontare inoltre autori non solo russi come Čajkovskij ed il meno noto Nikolai  Medtner, ma tutti i teutonici creatori che per il piano soprattutto, hanno disegnato perle d'audacia virtuosistica: Bach, Liszt, Schubert, Schumann e per concludere la scherzosa e brillante Danse  macabre di Camille Saint-Saëns.

Opera di Firenze. Le perle radiose di Bizet

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Livia Bidoli

All'Opera di Firenze un'opera di Georges Bizet dalla storia alquanto dinamica: dalla prima il 30 settembre 1863 al Théâtre Lyrique di Parigi, Les Pêcheurs de perles ha avuto alterna fortuna, rimanendo nondimeno uno spartito ricco di radiose perle musicali e liriche, che in questa versione presentata dal 24 al 28 febbraio 2016 nel fortunato allestimento del Teatro Verdi di Trieste del 2007,  con la regia di Fabio Sparvoli e sul podio il giovane e dotato Ryan McAdams (1982), dipinge un ritratto esotico del meraviglioso in note lussureggianti che depongono perle cangianti sulle spiagge dell'Isola di Ceylon.

Genova Teatro Carlo Felice. Cats o della Memoria tra Webber e Eliot

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Piero Barbareschi

Genova, 20 febbraio, Teatro Carlo Felice. Tappa italiana del tour 2016 di Cats (dal 18 al 21 nel capoluogo ligure), uno dei musical più celebrati del nostro tempo. Nel 1981 debuttava a Londra Cats, musical scritto da Andrew Lloyd Webber. Frutto di un lavoro travagliato e considerato con scetticismo dagli addetti ai lavori, è diventato il più famoso e conosciuto musical della storia, detentore di record di permanenza a Londra, a Broadway e campione di incassi pluridecennale in tutto il mondo. La magia delle fiabe di Eliot alle quali si ispira, la felice vena creativa di Webber, la geniale coreografia, i fantastici costumi hanno conquistato più di una generazione ed un brano del musical, “Memory, è diventato con merito una delle melodie più amate e conosciute, eseguite da innumerevoli artisti.

Tactus. Duo Francini - Deljavan: il fascino di Martucci

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Piero Barbareschi

L'opera omnia per violoncello e pianoforte di Giuseppe Martucci. Un doveroso omaggio ad un grande compositore nel CD Tactus nell'interpretazione di Jacopo Francini al violoncello e Alessandro Deljavan al pianoforte.  Doveroso omaggio, si diceva. In effetti nel panorama musicale tardo romantico il contributo dato da autori italiani al repertorio cameristico non si può definire proporzionato a quanto realizzato, soprattutto per quantità, nel resto dell'Europa, vivendo l'Italia una sorta di prigionia estetica nel repertorio operistico che di fatto ha messo in disparte altre forme di espressione musicale.

Genova per la GOG. Il ritorno di Murray Perahia

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Piero Barbareschi

Lunedì 8 febbraio al Teatro Carlo Felice di Genova per la stagione 2015/2016 della GOG un ritorno che il pubblico genovese aspettava da quasi trent'anni: Murray Perahia, che ha proposto un affascinante programma con musiche di Haydn, Mozart, Brahms e Beethoven.

Santa Cecilia. Uno sfavillante omaggio a Lully

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Daniela Puggioni

Il concerto del 25 febbraio scorso nella Stagione di Musica da Camera dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stato interamente dedicato al fiorentino Giovanni Battista Lulli (1632-1687), ballerino, violinista e compositore, che andato giovanissimo in Francia, godette del grande favore del re Luigi XIV (1638-1715) così  da ottenere la cittadinanza francese e divenire Jean-Baptiste Lully.

Teatro dell'Opera di Roma. Dal tormento al delirio: Beethoven, Sibelius, Donatoni

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il terzo dei concerti sinfonici al Teatro dell'Opera di Roma della rassegna intitolata Specchi del Tempo, sotto la direzione artistica del Maestro Giorgio Battistelli, ha scelto di offrire un doppio debutto, del direttore Tito Ceccherini e del virtuoso coreano Sunwook Kim al pianoforte. Il programma, iniziato con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Ludwig van Beethoven, è proseguito con Prom di Franco Donatoni per il brano di musica contemporanea, terminando con la Sinfonia n.5 di Jean Sibelius. La serata è stata introdotta come d'uopo dal filosofo e musicologo Stefano Catucci.

Teatro dell'Opera di Roma. Cenerentola o del rossiniano contrappunto tra i ruoli

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Livia Bidoli

Il titolo per esteso dell'opera di Gioachino Rossini che dal 22 gennaio al 19 febbraio 2016  irrorerà di energie frizzanti e musica briosa il palcoscenico del Teatro dell'Opera di Roma è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo. La prima assoluta è stata proprio a Roma il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle (che ci auguriamo presto offrirà di nuovo il suo bel palco settecentesco al pubblico) su libretto di Jacopo Ferretti e tratto da una fiaba di Perrault di cui però si perdono molte tracce. In questa ripresa al Costanzi sul podio abbiamo Alejo Pérez a dirigere l'Orchestra dell'Opera di Roma e la regia di Emma Dante con un cast eccezionale a cominciare dalla Cenerentola vezzosa del mezzosoprano Serena Malfi nel primo cast (secondo cast: Josè Maria Lo Monaco).

IUC. Sciortino e Wagner il Rivoluzionario

Articolo di: 
Livia Bidoli

Alla IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti, martedì sera un concerto con una grande dedica: rivoluzionaria, oserei dire, perché “dal Tristano in poi”, ovvero Après Tristan après, letteralmente è “dopo”, ma io trovo più giusto tradurre in questo caso diversamemte, e più compiutamente così -: tutto è cambiato. Il mondo della musica con la Gesamtkunstwerk, l'opera d'arte totale che raggiunse la musica con Wagner, si è inaugurata col Tristan und Isolde (1865) ed il famoso Tristanakkord. Orazio Sciortino (1984), giovane virtuoso della tastiera con già un'opera tratta da un racconto di De Roberto, La paura, presentata a Novara, ha deciso di rileggere il Vorspiel (il preludio) del Tristan ed il Liebestod di Isolde, innestando tra i due il percorso dei musicisti che ne sono stati influenzati fin dalla prima metà del Novecento.

Dire Straits Legacy. Dalla leggenda all'eredità della grande musica

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Teo Orlando

L'8 gennaio 2016 Gothic Network ha incontrato i Dire Straits Legacy all'Hard rock café di Roma, in via Veneto. In una sorta di bungalow sulla strada immortalata da Federico Fellini, Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano ne La dolce vita, Phil Palmer e Marco Caviglia, rispettivamente chitarrista e vocalist della band, ci hanno raccontato come sono nati i Dire Straits Legend, poi metamorfosizzati in Dire Straits Legacy. Il tutto in vista della doppia esibizione che li vedrà il 4 febbraio a Roma, presso l'Atlantico Live, e il 7 febbraio a Milano, presso la Fabrique.