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49° Cantiere Internazionale d’Arte. Grande successo per il Concerto Inaugurale
Il 12 luglio si è alzato il sipario sul 49° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano nato dalla nuova direzione artistica di Mariangela Vacatello e con un nuovo direttore musicale Michele Gamba. Il concerto di apertura, che ha visto Alexander Lonquich alla direzione dell'Orchestra della Toscana con la partecipazione della giovane violinista Angela Tempestini, ha riscosso un infiammato successo.
Prima dell’inizio Mariangela Vacatello ha rivolto un saluto al folto pubblico presente, ha detto di essere molto felice dell’incarico ricevuto, ma nel contempo di sentirne la responsabilità, consapevole e vicina alla visione del suo fondatore Hans Werner Henze: far lavorare insieme professionisti affermati ad allievi e dilettanti. Concludendo il saluto ha ricordato una affermazione di Arturo Benedetti Michelangeli: “La cultura è un diritto”.
Vogliamo sottolineare che Dilettante è colui che per suo piacere si diletta nel praticare una o più arti diverse, ma ha assunto nella nostra usuale pratica linguistica una connotazione negativa, dispregiativa, che in altri stati come la Germania non ha. Questo atteggiamento spocchioso, frutto di un intellettualismo tanto snob quanto sterile, ha avuto come nefasta conseguenza di allontanare le persone dalla conoscenza e dalla pratica delle arti.
Produrre gli spettacoli con l'apporto delle forze locali valorizzando i talenti del territorio in collaborazione con professionisti esterni, in un dialogo che arricchisca entrambi è il progetto di Henze. Ricordiamo che tutti i professionisti, fin dalla fondazione del Cantiere non sono pagati, ma solo ospitati, non si tratta di sfruttamento, in un'epoca in cui questo, disgraziatamente, accade sovente, ma della filosofia del fondatore, concepita in un'epoca profondamente diversa. Il sogno di Henze gode buona salute grazie al prezioso lavoro della Fondazione omonima che si occupa anche dell’Istituto di Musica, diretta da Sonia Mazzini, alla sensibilità degli amministratori di Montepulciano e all'apertura della popolazione per accoglierlo.
Dopo questa parentesi riprendiamo il discorso sul concerto di apertura con il ritorno dell’Orchestra della Toscana, a testimoniare una fruttuosa e lunga collaborazione, inoltre la presenza sul podio di Alexander Lonquich e come solista della giovanissima violinista Angela Tempestini, mostrano una nuova ulteriore partnership con la Scuola di Musica di Fiesole coerentemente con il sostegno ai giovani ed alla didattica, uno degli scopi principali del Cantiere.
Il primo brano eseguito è stato la Sinfonia n. 6 in do maggiore "Die Kleine" D. 589 di Franz Schubert, la composizione fa parte delle prime sei Sinfonie, scritte fra il 1813 e il 1818 (fra i sedici e i ventun anni), sono da considerarsi esperienze formative che il compositore riteneva non adatte alla esecuzione pubblica, ma semmai da riservare ai dilettanti in contesti privati di Haus Musik. Il maestro di Schubert era stato Salieri, in questi lavori giovanili si trovano varie influenze a cominciare da Rossini, che non a caso in patria era chiamato il tedeschino. Il giovane musicista, infatti, era esente dalla nefasta chiusura mentale del montante nazionalismo germanico, che condizionò e condiziona i giudizi sulla musica e i musicisti italiani anche in Italia. S’intrecciano inoltre le ovvie influenze di Haydn, Mozart e naturalmente quella ineludibile di Beethoven.
Ha chiuso il programma il Concerto per violino in mi minore op. 64 di Mendelssohn, che è sempre stato molto amato dai violinisti, dal pubblico e perciò molto eseguito. Come la gran parte dei concerti di epoca romantica, nasce dalla collaborazione tra compositore e interprete, in questo caso il violinista Ferdinand David, primo violino dell'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, con cui il compositore si consultò sulla struttura formale e sugli aspetti pratici della scrittura per solo. Si ritiene che una buona parte della cadenza del primo movimento come noi la conosciamo, sia stata scritta proprio da David. La composizione mostra un mirabile equilibrio tra virtuosismo e rigore, senza rinunciare all’intensa espressività romantica. Al termine dei brani tutti gli interpreti sono stati lungamente applauditi.
Alexander Lonquich con la sua attenta direzione ha reso efficacemente le due composizioni assecondato dalla bravura dei musicisti dell’Orchestra della Toscana, ha dato respiro e cantabilità alle frasi musicali, ne ha evidenziato i colori e i ritmi con grande attenzione alle differenti agogiche e dinamiche.
La solista, la ventunenne Angela Tempestini, ha iniziato a suonare il violino a quattro anni, per poi a dodici proseguire a Fiesole dove si è laureata nel 2023 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, si sta perfezionando a Lugano e a Fiesole, ha frequentato molte masterclass di illustri solisti, è stata anche premiata dalle Soroptimist. Inoltre è una grande amante della musica da camera, dal 2017 è il primo violino del Quartetto Shaborùz, con il quale ha ottenuto il Primo Premio al Primo Concorso Internazionale Piero Farulli per Quartetti d’Archi Junior.
Angela Tempestini è stata la grande sorpresa della serata, per la bellezza e l’intensità del suono, per la sicurezza nell’affrontare gli ardui passaggi virtuosistici, la cantabilità melodica e capacità di rendere l’intensità espressiva del brano. Lungamente acclamata come bis ha suonato il primo movimento Obsession, prelude, della Sonata n°2 di Eugène Ysaÿe.