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Il 15 settembre 2012 nella Basilica di San Pietro a Perugia si è svolta la giornata conclusiva del Concorso di composizione per un’opera di musica sacra Premio Francesco Siciliani con l'assegnazione del primo premio della giuria a Giovanni Bonato, a cui è stato assegnato anche il premio del pubblico, mentre quello della critica è andato ad Antonio Eros Negri.

Il premio è stato dedicato a Francesco Siciliani, nato a Perugia, straordinario intellettuale, eminente figura nel mondo della musica italiana e profondamente legato alla storia della Sagra Musicale Umbra per averla guidata dal 1947 per 50 anni.

Il bando del concorso, indetto dalla Fondazione Perugia Musica Classica e dal Pontificio Consiglio della Cultura, aveva previsto la composizione del Credo- Symbolum Apostolorum, nella forma accettata dalle diverse confessioni cristiane in modo che possa essere eseguito in chiesa, anche nei paesi non cattolici, con Coro a cappella o con l'aggiunta del solo organo.

Un'iniziativa intrapresa per arricchire il repertorio dei canti in chiesa considerato di scarso livello artistico. La scelta del del vincitore è stata decretata all’unanimità dala Giuria internazionale presieduta dal compositore georgiano, Giya Kancheli, gli altri componenti  sono stati: Alberto Batisti, direttore artistico della Sagra Musicale Umbra, don Massimo Palombella direttore della Cappella Sistina, Filippo Maria Bressan e Gary Graden,direttore del St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma.

Il programma della serata è stato sapientemente organizzato, dal punto di vista musicale, dal direttore artistico della Sagra, Alberto Battisti, che ha avuto l'idea  di scegliere una messa senza il Credo quella in sol maggiore di Poulenc; l'esecuzione è stata affidata al St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma, un coro di bravissimi dilettanti, diretto da Gary Graden che ha aggiunto un Introitus: Improvvisazione sulle sequenze gregoriane “Veni Sancte Spiritus” e “Adoro Te devote” , invocazioni allo Spirito Santo, eseguite dal Coro  disposto lungo tutto il perimetro della Basilica.

Il primo Credo di  Giovanni Bonato è un  brano che ha convinto la giuria, per sua indubbia originalità, e il pubblico, per il fascino della  musica ricca di suoni sospesi e rarefatti che evocano il Canto gregoriano e hanno creato un'atmosfera mistica  e intensa. Il brano prevede l'uso facoltativo di strumentini, ragione per cui è stato comunque ammesso in concorso. Il coro sempre distribuito a gruppi lungo il perimetro della navata ha eseguito il brano usando gli strumentini.

Il premio della critica è andato al  Credo di  Antonio Eros Negri, che ha reinterpretato in modo originale e interessante l'antica tradizione polifonica, in quanto la composizione esalta la comprensibilità del testo rendendola così la più adatta alla liturgia. Il Credo di Bruno Moretti, invece, si limita a sottolineare solo alcune parole fondamentali come Crucifixus, con una musica che evoca la tradizione della musica sacra.

Lo svolgimento delle votazioni del pubblico e della critica si è svolto in tempi rapidissimi e si potuto immediatamente conoscerne l'esito. Su suggerimento del Segretario artistico del Concorso, Marcello Filotei, infatti, per la prima volta in  questo contesto, è stata utilizzato l’Ipad; ne sono bastati cinque per avere i risultati in un tempo assai breve.

La presidente della Fondazione Perugia Musica Classica, Anna Calabro ha consegnato il premio della Giuria a Giovanni Bonato Nel discorso introduttivo, la presidente, ha sottolineato l’importanza del  Concorso in quanto rinvigorisce  la  lunga storia della Sagra Musicale Umbra e ha aggiunto che, anche se in data da stabilirsi, il Premio avrà certamente un seguito . Grande successo per i compositori e per il St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma diretto da Gary Graden,  che ha poi bissato il brano vincitore.