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Il triple nine del titolo si riferisce ad un codice della polizia per avvertire tutti gli agenti che è stato colpito uno di loro e che tutte le squadre convoglino verso il luogo da dove è partito, lasciando praticamente il resto della città senza sorveglianza. Al centro del film questo codice che è un tutt'uno con gli agenti corrotti al servizio della mafia ebreo-russa capeggiata da Irina Vlaslov (Kate Winslet): Chiwetel Ejiofor nella parte di Michael Atwood, ha una ragione in più per svolgere questi sporchi lavori per lei, è ricattato perché il figlio Felix è stato rapito da lei e dalla sorella Elena con cui ha avuto la relazione da cui è nato. Un poliziesco quindi molto cupo, questo di John Hillcoat, che non si discosta dal precedente apocalittico The Road, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy.

Il film colpisce fin dall'inizio per la violenza “scabrosa” anche per gli stomaci più forti, quindi siete avvertiti: se scegliete di andare a vedere questo film, non sarà una passeggiata, sebbene diretto egregiamente e con un ritmo da cardiopalma. Ci ricorda i polizieschi di Friedkin con Gene Hackman (The French Connection, Il braccio violento della legge in italiano, 1971) questo 999, ma è infinitamente più crudo e senza nessuna smussatura, anche per l'indagine senza apologia - escluso il personaggio di Chris Allen interpretato da Casey Affleck - sulle deviazioni in seno alla polizia corrotta. Un ritratto impietoso di una città come Atlanta, capitale della Georgia, stato del sud celebre dalla guerra di secessione per le discriminazioni razziali, la nona per popolazione negli Stati Uniti (circa 5 milioni di abitanti l'area metropolitana) dove il conflitto tra neri, bianchi e ispanici ritrae una legge del massacro comune a tutti. Solo nella polizia, ricca della componente afroamericana, sembra esserci una sorta di uguaglianza, nonostante notiamo una predominanza di WASP (White Anglosaxon Protestant) nelle posizioni gerarchiche di comando, a cominciare dal detective Jeffrey Allen – interpretato da un magistrale Woody Harrelson – che è lo zio di Chris Allen, da poco spostato nella squadra mobile e con poca esperienza nel reparto più a rischio della città.

La mafia ebrea russa rappresentata da Kate Winslet è di una violenza efferata, ed il motivo per cui incarica i poliziotti corrotti del colpo è per delle informazioni secretate utili a far uscire dal gulag nel quale è rinchiuso suo marito, a capo della piramide mafiosa che lei dirige come degna sostituta finché non verrà scarcerato.

Girato eccellentemente, come dicevamo, è sincrono con le musiche scure e ritmoipnotiche (il primo incaricato era stato Nick Cave) di Atticus Ross, Claudia Sarne, Leopold Ross, Bobby Krlic e che, nonostante e se superate l'efferatezza, si può considerare uno dei migliori film di genere usciti negli ultimi anni.