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Accademia di Francia a Roma. L'immersione nell'Arte a Villa Medici
Negli spazi all'aperto ed al chiuso dell'Accademia di Francia a Roma di Villa Medici, lo scorso 13 luglio c'è stata la prima presentazione dei progetti su cui i borsisti hanno lavorato durante il periodo in villa: una sorta di laboratorio permanente dedicato al progetto L ORO, che ha preso il titolo di Swimming is Saving, come ad emergere dall'acqua dopo una lunga nuotata immersiva. Proseguirà la presentazione nei progetti sia il 15, che il 18 ed il 20 luglio a ondate successive e performance uniche.
Aperta al pubblico nella serata del 13 luglio ed in seguito nelle date sovracitate, proseguirà la mostra fino al 17 settembre 2017 grazie all'organizzazione di Villa Medici la direttrice Muriel Mayette-Holtz ed alla curatrice Chiara Parisi che ci hanno fatto da guida alla scoperta delle opere.
Prima di tutto vogliamo cominciare con un'immersione nella grotta della cisterna dove l'animazione di Simon Rouby coinvolge le fiabesche caverne del Nepal dopo un terremoto, in queste si aggira una moderna cappuccetto rosso che, sulla scia della rilettura di Angela Carter del mito intrinseco alla fiaba, proseguono insieme il percorso.
Altro varco e monumentale sebbene carnascialesco, è quello di Kenny Dunkan, originario della Guadalupa, con la sua gigantica tenda costruita con fili elettrici bianchi e strisce dorate – quelle delle trombette da fischio, tipicamente di carnevale – che disegnano un enorme Unsmile (io lo chiamo così), una faccina triste al posto di quella tipicamente sorridente dello smile.
Un progetto in itinere è quello sui sogni di Lancelot Hamelin, che con nome e cognome già di suo fa parte di un immaginario letterario: Lancelot o Lsancillotto come il cavaliere di Re Artù ed il famoso pifferario di Hamelin della favola. Lui ha un progetto sul sogno inziato a Nanterre qualche anno fa e che continuerà nella serata del 20 sera a “sorpresa”.
Alvise Sinivia invece ha preso delle casse armoniche da vari piani abbandonati ed ha creato una sorta di theremin acustico suonandolo con tutto il corpo ed avvolgendo di fili trasparenti il Gran Salon: uno spettacolo performativo di estrema leggerezza che unisce la danza al fluttuare della musica permeata dal corpo in movimento.
Tutto elettronico il progetto di Francesca Verunelli, compositrice che ha creato un piano player perfettamente acustico che suona completamente guidato da un computer. Altro progetto musicale è quello che coinvolge Renaud Capuçon al violino, che suonerà la composizione di Benjamin Attahir, Swimming is NOT Saving, il 15 luglio sera nelle Sale della Mostra.
Stéphanie Ovidie poi, ha creato un Leporello lungo sette metri tinto con i colori ricavati dalle piante del giardino di Villa Medici e su queste ha disposto una poesia dell'artista iraqueno Etel Adnan.
Come si nota dalla presentazione parziale, tanti altri sono gli artisti che partecipano e nella scheda si può trovare indicazione delle singole performance, e soprattutto di qualsiasi ambito: visivo, musicale, performativo, cinematografico e fotografico in una visione sinestetica: una vera “immersione” nell'arte.