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Dopo vari rinvii è uscito prima al cinema ed ora è disponibile su Disney+ Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh, dal romanzo di Agatha Christie Poirot sul Nilo, che già ispirò nel 1978 un film ormai cult per più generazioni.

Con questo film, girato tre anni fa ormai, Kenneth Branagh prosegue con il suo progetto di creare un nuovo universo cinematografico ispirato ai romanzi della regina del giallo inglese, portando di nuovo sullo schermo uno dei più celebri detective di sempre in quella che è la sua avventura forse più esotica. Un intento senz'altro interessante, anche perché i romanzi di Agatha Christie sono amati a tutte le latitudini, anche se, rispetto al precedente capitolo, Assassinio sull'Orient Express, qui ci si distacca abbastanza dalla storia originale così come era stata anche portata sullo schermo da Peter Ustinov, con una ricerca a tratti un po' eccessiva di aderenza al politicamente corretto oggi in voga, tra omosessuali e personaggi di altre etnie rispetto a come erano in originale.

Resta comunque l'intreccio portante, di amore folle e morte, con tanti aspetti di questi sentimenti, intorno all'omicidio della bella ereditiera Linnet Ridgeway-Doyle, qui comunque più simpatica e meno odiata da tutti i compagni di viaggio che come era nel film anni Settanta, interpretata da Gal Gadot, nota come Wonder Woman.

L'amore è il grande protagonista, l'amore che fa fare follie e che strugge dentro. L'amore di Poirot per la crocerossina Katherine, conosciuta vent'anni prima i fatti narrati durante la Grande Guerra e mai dimenticata nemmeno dopo la sua morte, di cui l'investigatore si sente responsabile. L'amore deluso della pittrice Euphemia, madre del giovane amico di Poirot Bouc e con il volto della sempre brava Annette Benning, che ha riversato le sue attenzioni sul figlio al punto di non accettare che possa farsi una vita sua da adulto, e l'amore dello stesso Bouc per la giovane Rosalie Otterboune, Letitia Wright, già supereroina di colore nel Marvel Cinematic Universe. L'amore proibito ma rassicurante della zia ribelle di Linnet, Marie van Schuyler, per la sua accompagnatrice signora Bowers, e l'amore sincero ma tradito di Linnet per Simon Doyle, portato via ufficialmente alla sua amica Jacqueline, anche se la verità è diversa. E ancora, l'amore tradito di Linus, ex fidanzato di Linnet, e quello folle tra Simon e Jacqueline, pronto ad architettare un piano diabolico che verrà scoperto da Poirot. 

Del resto, Assassinio sul Nilo ha comunque dalla sua un intreccio magistralmente costruito dalla sua autrice, e le atmosfere sognanti legate ad un Paese che da sempre affascina per la sua antica civiltà e le sue connessioni con il mondo di oggi. Una rilettura di un classico per il mondo di oggi, dove comunque le cose che funzionano meglio sono quelle fedeli all'originale, tra omicidi, follie e amore.