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Pubblicò i suoi libri senza firmarli, visse solo 42 anni in maniera molto ritirata, ed oggi è una vera e propria icona pop: Jane Austen continua ad appassionare e ad ispirare i vari medium, una delle ultime opere è una graphic novel italianissima, di Manuela Santoni, uscita per Becco Giallo.

Sulla vita di un'ironica e implacabile narratrice della società inglese del primo Ottocento dal punto di vista delle donne, si sa poco, anche se qualcosa di più rispetto a qualche anno fa, visto che si sono studiate e scoperte lettere e altri documenti, per raccontare un'esistenza che fu vissuta comunque nell'ombra, senza godere dei frutti di una produzione letteraria che ha avuto poi varie riscoperte postume, sull'onda di film e serial tv. 
Manuela Santoni sceglie lo strumento del flash back, partendo da una Jane ormai non più giovane, secondo i canoni dell'epoca, e malata, che ricorda la sua vita passata, partendo dalla sua infanzia di bambina amante dei libri e della scrittura a cui stavano strette le convenzioni dell'epoca che poi descrisse nei suoi libri in maniera arguta, raccontando di donne che come lei annaspavano cercando di farsi piacere l'unica strada che veniva loro proposta, quella del matrimonio con un buon partito o presunto tale.  

Quella che emerge è una storia fresca e appassionante: non è la prima volta che i fumetti si interessano a Jane Austen, ci sono stati sia degli shojo manga che dei comics ispirati alle sue opere, ma stavolta si parla di lei, con uno stile minimalista, delle tavole essenziali e non cariche di dettagli e orpelli, che ricordano quelle di Marjane Satrapi.
La vicenda narrata è documentata ma anche di fantasia, per ricordare quello che comunque è stato un destino d'eccezione, una donna in anticipo sui tempi che visse soprattutto grazie ai suoi libri, con un unico amore svelato anni dopo dalle sue lettere per il giovane Tom Lefroy, al quale preferì una  carriera nascosta nella scrittura.

Jane Austen di Manuela Santoni è un libro imperdibile ovviamente per chi ama l'autrice, senza pregiudizi per il modo in cui ci si avvicina a lei, mai così popolare come dagli anni Novanta ad oggi. Ma è anche un libro per lettori curiosi e per chi pensa che i fumetti possano raccontare ogni tipo di storia e che quello che conta sono le belle storie e non come sono raccontate.