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Botero. Una promenade scultorea a Roma
A partire da ieri 10 luglio e fino al primo ottobre 2024, romani e turisti potranno passeggiare fra le opere scultoree di Fernando Botero: dalla Terrazza del Pincio a Via del Corso, passando per Piazza del Popolo, Piazza San Lorenzo in Lucina, Piazza San Silvestro e Trinità dei Monti (a Piazza Mignanelli), si incontreranno le sontuose forme dello scultore colombiano innamorato della penisola italiana, ed in particolare di Pietrasanta sul litorale toscano. La mostra diffusa dal titolo “Botero a Roma”, a cura di Lina Botero, è realizzata dalla Fernando Botero Foundation in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, BAM Eventi d’arte e Il Cigno Arte.
Per Roma è la prima volta: e per l'occasione la figlia dell'artista, Lina Botero, è volata qui per la presentazione e ci parla volentieri del papà, che è venuto a mancare un anno fa, il 15 settembre 2024:
"Ringrazio tutti coloro che hanno permesso questa mostra itinerante a Roma di mio papà: Giulia Silvia Ghia, assessora alle Politiche Culturali, Politiche Educative, Sport e Politiche Giovanili del Municipio I Roma Centro; Miguel Gotor, assessore alla Cultura, Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio I Roma Centro, Maria Isabella Barone di BAM Eventi d’arte e Lorenzo Zichichi de Il Cigno GG Edizioni. Sono molto commossa per questo evento dedicato alla memoria di mio papà: le sue sculture hanno viaggiato per il mondo e dopo tante tappe, tra cui New York, approdano a Roma, in Italia. Per lui è questa la tappa piu' importante per l'amore che ha sempre provato per l'Italia.
Tutto è cominciato con un quadro visto a Madrid, dopo una visita al Museo del Prado, l'Adorazione della Vergine di Piero della Francesca: lo ha visto in un libro dopo essere uscito dal museo e per lui è stato un colpo di fulmine. Aveva 19 anni: ha sentito la "chiamata", ed è venuto a Firenze a studiare, proseguendo poi creando lui stesso opere d'arte, a partire dal 1973.
Quando è venuto a Pietrasanta per la prima volta ha capito che per lui era un luogo magico e nel 1983 ha comprato una casa, dove per quarant'anni, ha trascorso almeno tre mesi ogni anno.
Per mio padre era necessario instaurare un filo diretto con la gente, ecco perchè ha messo le sue opere a disposizione di tutti nelle piazze. Questa mostra segue la volontà elettiva del suo essere artista."
Nel Salone Bernini, di Palazzo Ripetta (via di Ripetta 231, Roma), restaurato nobilmente di recente, si sono espressi tutti i partecipanti e con calore ha parlato Giulia Silvia Ghia, assessora alle Politiche Culturali, Politiche Educative, Sport e Politiche Giovanili del Municipio I Roma Centro:
"La gente spesso gira per gli spazi della città senza accorgersi di cosa la circonda: rendere quindi la città piu' accogliente anche attraverso luoghi artistici che si incontrano per caso è come presentare un dono a chi passeggia, magari per suscitare un sorriso, come quello che Botero ha sempre cercato di far sorgere negli occhi e nelle labbra con le sue opere."