Bridgette Campbell Gospel Singers. Il fervore di un "ascolto partecipante"

Articolo di: 
Livia Bidoli
Bridgette Campbell Gospel Singers

Un trascinante concerto con Bridgette Campbell ed i suoi Gospel Singers il 26 dicembre, giorno di festa di Santo Stefano, al Parco della Musica di Roma. La festa del Gospel però continua fino al 31 dicembre 2010 per allietare credenti e non. Insignita del Chicago Music Awards "Bridgette Campbell" Best Voice of 2004, la Campbell fa vibrare tutto il pubblico per l’intera durata del concerto.

Il livello medio-alto di questo gruppo formato da quattro energiche vocalist, ed alcune veramente eccezionali, ha come focus la straordinaria e dotatissima, Bridgette Campbell, figlia di un pastore evangelista, che ha iniziato la sua carriera a tre anni cantando in chiesa per pubblicare il suo primo album, Bridgette, nel 2003.

Come tante altre vocalist di gruppi Gospel, più o meno da Mahalia Jackson (1911-1972) in poi, si è affermata per la particolare potenza della voce: mentre la Jackson era più profonda e bassa, lei ha una voce eminentemente alta, ed un contagioso fervore che la accompagna in ogni spettacolo. Prima di tutto infatti, ascoltare un Gospel è unirsi al gruppo di cantanti e musicisti (in questo caso piano, tastiere, chitarra e percussioni) in un “ascolto partecipante”, termine che prende spunto dall’”osservazione partecipante” cui si riferiva Malinowski in Antropologia culturale (1884-1942, cfr. la sua opera Argonauti del Pacifico Occidentale, del 1922, dove l’ha approfondita ed esemplificata). Il pubblico è stato chiamato a partecipare prima da seduto battendo le mani, poi a cantare, ed infine è stato spinto a battere il tempo in piedi: tutto è cominciato con When the Saints go Marching in e la colossale ed unitaria risposta di un'audience entusiasta dall’inizio e soprattutto da quando Bridgette è scesa in platea – intonando Reach out and Touch Somebodsy’s Hand di Diana Ross (1970) appunto - a stringere le mani a tutti, uno per uno.

Il secondo episodio di completa partecipazione al concerto si è svolto quando la Campbell è salita in galleria e ha abbracciato persone, danzato con i bambini, girandosi tutte e tre le gallerie per non far mancare a nessuno la sua vicinanza dal vivo, e si è dovuto aspettare non poco per concludere il concerto con le quattro candele proiettate sullo sfondo ed Oh Happy Day intonato dall’intera Sala Sinopoli esultante (me compresa naturalmente e dall’inizio).

Le canzoni cantate da Bridgette Campbell e la sua compagnia di Gospel Singers sono state quindici per un totale di un’ora e mezza di vero spettacolo, inebriante e del tutto natalizio: la prima, un suo pezzo forte, è stata Speak Well, di una potenza inaudita e molto percussiva, ai limiti della dance, come d’altronde anche la versione di When the Saints Go Marching in mixata con musica di marca ispanica à la Ricky Martin; da notare le versioni di tre pezzi celebri come Down by the River; Glory, Glory Hallelujah (Lay my Burden Down), in pieno spiritual (gli spirituals erano le canzoni religiose cantate dai negri d’America ridotti in schiavitù durante il XIX° secolo); l'aitante Hey Man (Amen); un meraviglioso assolo della Campbell senza musica; la sua hit I believe I can fly.

Unione delle due parole good (buono, god in antico inglese) e spell (raccontare attraverso la scrittura), ovvero la “buona novella” o Evangelo, la parola inglese Gospel si riferisce ai canti nati intorno al XVIII secolo: nel 1870 per la prima volta fu adoperata questa parola per descrivere i canti religiosi intonati nelle chiese metodiste (soprattutto); insieme agli spirituals ebbero anche una portata didattica vera e propria, facilitando l’appropriazione della lingua (nei primi due secoli diffusione), questo era anche dovuto alla struttura sia dei gospel sia degli spiritual, fondati sulla ripetizione che permetteva la memorizzazione dei termini. L’esplosione del Gospel si ebbe negli anni ’30 con Thomas A. Dorsey (1899-1993) e la succitata Mahalia Jackson cui il New Spirit and Carolyn Payne ha fatto tributo proprio il 28 sera di nuovo in Sala Sinopoli e che auguro a tutti di sperimentare con coinvolgente partecipazione: un modo assolutamente unico e coerente di assaporare le festività.

Pubblicato in: 
GN33 Anno III 29 dicembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

Bridgette Campbell Gospel Singers

Concerto del 26 dicembre 2010 -Sala Sinopoli

Gospel Festival fino al 31 dicembre 2010

Parco della Musica di Roma

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