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Brilliant Classics. Beethoven Integrale secondo Bellucci
Il 7 novembre scorso, nella prestigiosa sede dell’Accademia AIMART, sita in Corso Vittorio a Roma, il Maestro Giovanni Bellucci ha condiviso una preziosa serata per la presentazione dell'incisione per Brilliant Classics dell'integrale delle Sinfonie di Ludwig Van Beethoven. La serata è stata moderata dalla giornalista Rosanna Turcinovich. Ad aprire l'evento la direttrice dell’AIMART, Edda Silvestri, che ha voluto il M° Bellucci per i corsi dell’Accademia d’Alta formazione musicale di Roma.
Questa delle integrali delle sinfonie del celebre Ludwig Van, come lo chiamerebbe Kubrick, è la seconda parte di un percorso iniziato con la registrazione dell'integrale delle Sonate di Beethoven ultimata nel 2014, in cui lo abbiamo seguito con un'intervista di Grazia Di Stefano. Il pianista romano ha cominciato ad incidere in Francia, per la Brilliant Classics, questa poderosa opera integrale che, oltre le Sonate, comprende ora anche le nove Sinfonie di Beethoven trascritte per pianoforte da Franz Liszt per la stessa etichetta discografica.
Ascoltiamo dal Maestro Bellucci come si struttura questo progetto giunto ad ultimazione:
“La scelta della trascrizione a cura di Franz Liszt delle Sinfonie di Beethoven è stata una decisione molto oculata: Liszt non traduce pedissequamente il testo originale sinfonico ma lo trasferisce all’interno del linguaggio pianistico reinventandolo completamente. In proposito Busoni diceva che ogni scrittura è una trascrizione del pensiero musicale astratto. Le idee di Beethoven che troviamo nelle 32 Sonate sono all’origine delle 9 Sinfonie. I materiali musicali sono spesso gli stessi nelle due forme musicali: pensiamo ad esempio al tema del “destino che bussa alla porta”, un incipit lapidario che troviamo nella Quinta Sinfonia ma anche nell’“Appassionata” e ne “La Tempesta””.
Bellucci ha ottenuto per la prima incisione integrale delle Sonate il prestigioso “Premio Liszt alla carriera”, un’onorificenza conferita dalla Ferenc Liszt International Society, affrontando il non indifferente impegno di eseguire in concerto oltreché registrare in CD le 32 sonate per pianoforte e i cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven.
La presentazione è stata molto piacevole, come in un salon di fine '800, con pochi e scelti avventori, per lo più musicologi, con cui il Maestro si è intrattenuto a lungo spiegando in particolare la scelta di Liszt come trascrittore: “Liszt è stato il migliore traduttore di Beethoven, grandissimo pianista dell'epoca, è stato il primo esecutore delle 32 sonate, legate pervicacemente alla sinfonie, e ha eseguito entrambe in modo credibile in pubblico sia con l'orchestra sia senza; ha creato inoltre delle vere e proprie “partitions de piano”, così le chiamava lui, trascritte su 3 o 4 pentagrammi per alcuni fondamentali passaggi.”
La giornalista Rosanna Turcinovich chiede al Maestro in proposito della nuova incisione, come sia strutturata e le sue caratteristiche. Domanda cui il Maestro risponde: “Questa incisione è dettata anche dall'evoluzione della tecnologia per cui è stato immesso un nuovo sistema di fruizione a scelta dall'ascoltatore: ovvero, il listener può decidere di determinare la cadenza della sinfonia, per esempio quella di Liszt appunto, oppure di Fauré, di Glenn Gould o Beethoven stesso. Questa è un'innovazione che guarda all'universo personalistico dell'ascoltatore dandogli una guida quasi assoluta nell'ascolto.”
Il tour di presentazione di Giovanni Bellucci per la monumentale integrale delle Sinfonie di Ludwig Van è appena cominciato da Roma, dopo toccherà Genova, Trieste e tanti altri capoluoghi della musica, che in Italia troviamo lungo tutta la penisola.