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Il Castoro. Solo per sempre tua, distopia femminista
La casa editrice Il Castoro ha lanciato la nuova etichetta Hotspot in cui propone romanzi per adolescenti insoliti e diversi da una certa deriva della narrativa young adult di questi ultimi anni, tra ragazzotte sottomesse a vampiri che luccicano o cantanti belli e impossibili.
Solo per sempre tua, opera di esordio dell'irlandese Louise O'Neill, già opzionata al cinema, racconta una distopia, genere che oggi sembra aver rilanciato la fantascienza, con toni interessanti, appassionanti, struggenti.
In un mondo post apocalittico e dove le terre emerse sono poche e preziose, le donne sono create in laboratorio e cresciute in appositi collegi con ruoli ben specifici e vincolanti: o diventare le mogli di uomini ricchi e potenti e madri dei loro figli, o diventare le loro concubine, o ancora essere sterilizzate e rapate a zero e essere le Caste, le allevatrici di una nuova covata di ragazze. C'è anche un altro destino, terribile, di cui nessuno parla mai, nascosto nei sotterranei delle Scuole.
Le ragazze vengono educate ad essere belle, sexy, gentili, sottomesse, fino ad una cerimonia che sancirà il loro destino, a 17 anni: in ogni caso il loro destino è di non invecchiare ma di essere ad un certo punto terminate, cioè eliminate, per essere sostituite da modelli più recenti.
In questo universo spietato, nasce l'amicizia tra freida e isabel, due delle ragazze dell'area corrispondente all'ex Europa, volutamente con l'iniziale del loro nome minuscola perché sono viste come cose e non come persone. freida e isabel si confrontano con sogni, aspirazioni, desideri diversi dalle altre, ossessioni, notizie fuori controllo ma in quel mondo non c'è spazio per i sentimenti, non c'è spazio per i progetti, non c'è spazio per l'amore, non c'è spazio per la libera scelta.
Già in Hunger Games e in Divergent si raccontava di società future spietate e di ragazze che provavano a cambiarle, a qualunque costo: qui si va oltre, si parla di un mondo dove sono stati esasperati certi germi presenti nel mondo contemporaneo (l'ossessione della bellezza, i ruoli imposti alle donne, il soffocare ogni ribellione) per raccontare un microcosmo senza speranza, con echi de Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood e Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro ma soprattutto un coraggioso, spietato e diretto atto d'accusa femminista contro stereotipi e luoghi comuni, un inno all'essere se stesse anche quando si perderà tutto o quando ormai tutto è già perso.
Solo per sempre tua è una storia potente e possente, che indigna, commuove, strugge e ossessiona anche dopo la sua conclusione, un libro certo per le e gli adolescenti, come punto di partenza o di arrivo di un percorso contro gli stereotipi, ma un libro da leggere anche se si è più grandi, per capire quanto di quel mondo è nel nostro e apprezzare un tipo di fantascienza che sa partire dalla realtà per raccontare il suo universo. Da leggere e meditare, per appassionarsi a due eroine tragiche, come è difficile trovarne in giro.