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La Corte editore, la saga fantasy di una voce italiana
La casa editrice torinese La Corte editore sembra voler contraddire in continuazione il luogo comune secondo cui gli autori italiani e il fantastico non vanno d'accordo e la saga scritta da Edoardo Stoppacciaro di Mondo in fiamme, giunta al secondo capitolo, ne è una delle tante prove.
Tra l'altro dietro a questo universo cupo e avvincente, che non può non richiamare quello di George R. R. Martin di cui i fan stanno aspettando ormai da molto tempo la conclusione letteraria, c'è Edoardo Stoppacciaro, voce italiana anche del doppiaggio e anima in varie storie fantasy, a cominciare proprio da Game of thrones, dove era lo sfortunato Robb Stark, l'attore Richard Madden. Tra le altre sue incursioni nel fantastico, vanno ricordati i doppiaggi in Star Wars, Alice in Wonderland, Lo Hobbit, Pacific Rim e Disincanto.
In Una primavera di cenere prima e adesso in Requiem d'acciaio Edoardo Stoppacciaro ha costruito un mondo complesso e affascinante, dilaniato da lotte intestine e dove sta rivenendo fuori la magia, in due libri intimamente connessi e da divorare insieme, uno dopo l'altro.
Il re Qilvere è morto, le uova di drago sono sparse per il mondo, e il Regno degli Spiriti è in tumulto perché sono stati sovvertiti degli equilibri. Le armate dei Regni sono schierate in giochi pericolosi, tra alleanze tradite, vittorie capovolte, azioni che portano solo a drammi. Una saga costruita su più personaggi e in più luoghi, che piacerà senz'altro a chi ama Martin, ma che non è certo un clone della saga del Ghiaccio e del Fuoco, con una sua originalità e personaggi in cerca di uno scopo e di una missione, maschili e come è ormai tradizione del fantasy, femminili e di grande spessore.
Ovviamente non è finita qui, e il Mondo in fiamme tornerà senz'altro prima o poi almeno con un capitolo conclusivo: ma intanto non mancano colpi di scena, giochi di potere, passioni, avventure, ricerche, magie e anche riflessioni su cosa conta davvero e cosa vuol dire alla fine essere umani e vivi in un mondo in cui la morte sembra voler inghiottire tutto.