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Da Vinci Classics. Cantate e Triosonate di Telemann con l'Ensemble Festa Rustica
G.Ph.Telemann: Cantate “ Du Bist Verflucht, o Schreckensstimme” , “ Auf Ehernen Mauern”, “Seele, lerne dich erkennen!” insieme a tre Sonate per flauto diritto, violino e continuo, nell'intepretazione dell'Ensemble Festa Rustica, sono i titoli dell'affascinante CD Da Vinci Classics con Rosita Frisiani, soprano, Giorgio Matteoli, flauto e direzione, Walter Mammarella Giordano, clavicembalo, Carlo Lazzaroni, violino e Marcello Scandelli, cello.
Nel vastissimo panorama del repertorio barocco, Telemann rappresenta senza dubbio, insieme a pochi altri, un punto di riferimento imprescindibile, non solo per l'ampiezza del catalogo (misura di paragone che in altri autori non implica sempre una proporzionale qualità), ma anche e soprattutto per originalità e raffinatezza armonica, per il dominio sicuro di ogni forma utilizzata e per la piacevolezza delle composizioni, caratteristiche che ancora oggi rappresentano per gli esecutori e per gli appassionati motivi di scelte che non possono mai deludere o lasciare insoddisfatti.
Punto di riferimento, si diceva. In effetti Telemann ebbe in vita maggior fama, per esempio, di J.S.Bach, apparente contraddizione agli occhi dei fruitori moderni che non tengono conto e non contestualizzano le situazioni di visibilità artistica completamente diverse nel barocco europeo rispetto ad oggi. Non è questa ovviamente la sede per riflettere su queste problematiche. Quello che è invece doveroso dire subito che si tratta di un bellissimo CD Da Vinci Classics, impeccabilmente eseguito e registrato ( non accade spesso citare chi lavora dietro ai microfoni, ma in questo caso la presenza di Rino Trasi come sound engineer è garanzia di qualità certa), nei quali l'ascoltatore può apprezzare, in una sapiente alternanza, l'utilizzo della voce umana (in questo caso l'ottima Rosita Frisiani) in dialogo con uno strumento espressivo ed onnipresente nel barocco come il flauto diritto ( eccellente la lettura e la concertazione di Giorgio Matteoli) in tre Cantate ed in tre Sonate insieme in questo caso a tre ideali compagni di viaggio come Walter Mammarella Giordano, clavicembalo, Carlo Lazzaroni, violino e Marcello Scandelli, cello.
La forma della cantata si associa spesso ad un altro autore precedentemente citato, J.S.Bach, immaginando forme di una certa lunghezza ed importanza. Tale impressione non è del tutto corretta, perché con questo nome si intendevano anche composizioni più agili e brevi, ancorchè di ispirazione sacra, nelle quali, come in questo caso, si proponevano tre sezioni, due vocali-strumentali separate da un recitativo accompagnato, nelle quali l'autore poteva utilizzare al meglio (e Telemann si dimostra sempre insuperabile) le possibilità espressive dello strumento utilizzato (il flauto in questo caso) e la voce umana.
Le Tre Sonate presenti nel CD sono l'esempio perfetto della cosiddetta “tafelmusik”, letteralmente musica da tavolo, repertorio pensato espressamente per occasioni conviviali o cameristiche (intese non come occasioni di concerto ma di intrattenimento musicale a godimento di facoltosi committenti) nelle quali Telemann eccelse, componendo anche brani più articolati della classica Sonata in trio qui proposta. A prescindere dalla destinazione originaria, la musica da camera in genere di Telemann è sempre entusiasmante. Questa registrazione, grazie alla perizia degli esecutori, mette in evidenza proprio questa caratteristica che rende ogni esecuzione eccitante per gli esecutori e coinvolgente per gli ascoltatori. In questa registrazione la precisione del fraseggio, il dosaggio perfetto nel dialogo fra gli strumenti espressivi così come la presenza in apparenza più discreta ma insostituibile del continuo, uniti alla perfetta presa di suono, raggiungono livelli di eccellenza con momenti di grande raffinatezza percepibili forse dagli addetti ai lavori, ma che contribuiscono a costruire quella magia che rende tale ascolto entusiasmante anche per l'ascoltatore meno esperto, ed questo in fondo ciò che conta. Suonare gioiosamente ed essere letteralmente portatori di gioia.
Analoga sensazioni sono trasmesse nelle tre splendide Cantate. In questo caso il bellissimo timbro vocale di Rosita Frisiani, sempre splendente nella scelta dei fraseggi e nel dialogo con il flauto che rivela ogni più piccolo particolare della scrittura nelle dinamiche e negli affetti, svelano, nel caso fosse necessario, un Telemann raffinato e perfetto negli equilibri strutturali della composizione, sempre in aderenza a quanto espresso nel testo.