Supporta Gothic Network
Da Vinci Classics. Il sorprendente Paganini cameristico con Ghidoni e Zanetti
Un CD Da Vinci Classics dedicato a Nicolò Paganini con l'esecuzione in prima mondiale del concerto n.6 in mi minore nell'originale versione per violino e chitarra insieme a sei Cantabili e Valtz nell'interpretazione di Paolo Ghidoni al violino e Gabriele Zanetti alla chitarra.
Un CD paganiniano desta sempre attenzione e curiosità per le caratteristiche universalmente conosciute dell'autore. Questo CD da Vinci Classics offre tuttavia ulteriori motivi di interesse e spunti di riflessione non solo per i brani proposti, ma per l'accostamento della chitarra allo strumento che viene spontaneamente associato all'autore, il violino ovviamente.
In effetti un aspetto meno conosciuto dai non addetti ai lavori della personalità musicale di Paganini è senza dubbio la sua passione per la chitarra, strumento, può apparire curioso, molto amato per tutta la vita e per il quale ebbe un'attenzione particolare e che iniziò a suonare a cinque anni (il padre era un provetto mandolinista) ancora prima di iniziare di avere i primi rudimenti di tecnica violinistica.
Strumento molto amato, si diceva. In effetti era utilizzato da Paganini sia per la realizzazione di parti di accompagnamento di brani per violino solista ed orchestra (come in questo caso il concerto M.S. 75 “Concerto n.6”) ma anche, come in quest'occasione registrato nelle tracce rimanenti, per la creazione di brani cameristici per violino e chitarra.
La perizia tecnica e la padronanza della chitarra, narrano le cronache, erano in Paganini paragonabili a quelle per il violino, con l'utilizzo di scordature o posizioni pressochè sconosciute ai contemporanei. L'ascolto di questo CD, impeccabile nell'esecuzione di Paolo Ghidoni al violino e Gabriele Zanetti alla chitarra (autore anche della revisione ed edizione critica di questa versione), consente pertanto di condividere un'operazione di ricerca musicologica, con la prima registrazione mondiale della versione del concerto n.6 per violino e chitarra, ed anche di immergersi in un mondo musicale più intimo e quasi familiare con l'esecuzione dei sei Cantabili e Valtz.
La curiosità condiziona senza dubbio il primo ascolto del concerto 6 in questa inedita versione. Possiamo immediatamente dire che “funziona” anche così, prima di tutto perché anche nella versione strumentale il violino è il protagonista indiscusso, ma in questo caso vengono a nostro parere ulteriormente ed efficacemente evidenziate, grazie anche all'ottima esecuzione di Ghidoni, quelle caratteristiche inconfondibili della scrittura paganiniana, che non è solo virtuosismo (mai fine a se stesso) ma anche capacità di creare frasi melodiche di grande bellezza calibrando con sapienza le tensioni all'interno della struttura formale e musicale.
A questo punto oseremmo dire che il secondo movimento (Adagio) è per noi ancora più suggestivo in questa versione. Grazie anche alla sapiente presenza della chitarra di Zanetti, viene esaltato lo spirito sognante e poetico appena scalfito, prima della coda finale, da un momento maggiore tensione. L'ultimo movimento, nel quale ricompaiono le inconfondibili frasi arabescate paganiniane mantiene anch'esso uno stile ed un sapore cameristico di grande fascino, complice anche la sapiente presa di suono che equilibra perfettamente i due strumenti nel dialogo rendendoli adeguatamente distanti rispetto all'ascoltatore ricreando un ambiente non da sala da concerto ma grande sala da musica ottocentesca.
I Sei cantabili e Valz, come si deduce dal titolo composizioni bipartite con una sezione più cantabile seguita da un'altra più animata, nascono come brani didattici concepiti da Paganini per il fido ed amato discepolo Camillo Sivori, che sarebbe diventato uno dei più affermati violinisti dell'epoca. La destinazione didattica non deve far pensare si tratti di brani banali o semplici. Nonostante la brevità (la durata oscilla dai tre ai cinque minuti) sono perfettamente costruiti ed inconfondibilmente paganiniani, ed anche in questo caso i due esecutori propongono un'esecuzione accurata ed efficace.