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Da Vinci. La poesia di Khachaturian con Victoria Terekiev
Aram Khachaturian è conosciuto dal grande pubblico, vorremmo dire purtroppo, forse solo per il brano “la danza delle spade”, in realtà tratto dal balletto Gayaneh, usato sia in forma strumentale per sonorizzare eventi circensi con numeri di acrobazia o magia ma anche, in versione pianistica, come appariscente e coinvolgente bis dal grande pianista Artur Rubinstein.
In realtà la cifra stilistica e la qualità della produzione musicale di Khachaturian è molto più interessante del brano sopra citato. Si potrà obiettare che la sua musica, appartenente al periodo sovietico e coeva di un altro “importante” (anche per il regime) compositore come Shostakovich appare al confronto molto meno impegnata ma musicalmente accativante e suggestiva. Infatti è proprio questa la carta vincente del compositore: una produzione articolata, in ogni caso mai banale, scritta con competenza e padronanza, ma sotto certi punti di vista immediatamente riconoscibile per il suo stile. Inconfondibili i caratteristici schemi ritmici asimmetrici e percussivi, così legati alla tradizione popolare dei paesi dell'est, ma anche l'uso di armonie in fondo non particolarmente elaborate ma anch'esse legate ad un gusto armonico che ritroviamo non solo nella musica popolare ma anche in altri importanti autori di area russa o dell'est Europa in generale come Prokofiev, Stravinnsky o Rachmaninov, solo per citarne alcuni.
In questo interessante CD Da Vinci Classic la pianista Victoria Terekiev propone una serie di brani pianistici, eseguiti in maniera impeccabile e coinvolgente, nei quali le caratteristiche musicali dell'autore sopra citate emergono in tutta la loro chiarezza. Sia si tratti di brani destinati ad un'utenza infantile (ma non per questo l'apparente semplicità coincide con facilità di interpretazione espressiva, problema in ogni caso superato con grande efficacia dalla Terekiev) sia si tratti di composizioni più impegnative tecnicamente Khachaturian è sempre piacevole e difficilmente banale nella scrittura.
Vorremmo però attirare l'attenzione sulla tipologia ed ovviamente sull'efficace interpretazione da parte della Terekiev non tanto dei brani più movimentati e tecnicamente appariscenti ma su alcuni più intimi e cantabili, nei quali si esprime grande lirismo poeticità. Ecco allora il magico Notturno o la carezzevole Romance della Suite “Masquerade”, oppure l'Andante con anima della Sonatina. Per gli appassionati del grande cinema infine una piccola sorpresa: il tema di “Invenzione”, brano del 1942, è lo stesso dell'Adagio del balletto Gayaneh utilizzato da Stainley Kubrik nella colonna sonora di "2001 Odissea nello spazio". È il brano utilizzato come commento musicale alla scena di jogging dell'astronauta all'interno dell'astronave... CD molto ben realizzato, nel quale Victorya Terekiev si rivela interprete di grande sensibilità con uno splendido controllo di suono, caratteristica in questo caso ideale per far emergere momenti di grande poesia.